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12/06/2023, un giorno triste, tristissimo non solo per il “Bel Paese”, ma per l’intera Europa.

All’età di 86 anni, questa mattina, è scomparso “il Cavaliere”, è scomparso Silvio Berlusconi. Imprenditore di successo, autentico visionario del mondo pallonaro, impegnato attivamente per un pezzo di storia, nella vita politica dell’Italia, dell’Europa.

Il binomio è inscindibile, Berlusconi ed il Milan, probabilmente la sua più bella creatura. Sono 29 infatti i trofei conquistati nei 31 anni di Presidenza, dopodichè l’avventura con il Monza, culminata questa stagione sportiva con lo splendido campionato dei brianzoli, undicesimi in graduatoria al triplice fischio.

E’ stato senza dubbio il Presidente più vincente e più longevo della storia rossonera, sin da quel lontano 20 Febbraio 1986, giorno-anno, nel quale diviene ufficialmente proprietario dell’Ac Milan.

Una delle sue più grandi intuizioni?

Un nome ed un cognome, Arrigo Sacchi, e con lui Gullit, Van Basten, Rijkaard. Tantissime le vittorie, svariate le conquiste europee, si ricordino a tal proposito il 4-0 alla Steua Bucarest, così come il clamoroso 5-0 al Real Madrid, nella semifinale di ritorno di Champions League, la ex Coppa Campioni.

Fabio Capello, Carlo Ancelotti, innumerevoli sono stati gli uomini vitali nella vita del “Presidente” e, tra questi, non può certamente mancare all’appello il suo fido scudiero, Adriano Galliani, inseparabile compagno di avventure nochè di mille battaglie.

E ancora, Paolo Maldini, Alessandro Nesta, Clarence Seedorf, Andrea Pirlo, Andriy Shevchenko, Super Pippo Inzaghi, Ricardo Kakà, Ronaldinho, Zlatan Ibrahimovic. Tantissimi i campioni sbarcati a Milanello nel corso degli anni, tutti voluti, bramati, proprio da Silvio Berlusconi in persona, intenditore di calcio con la I maiuscola.

8 Scudetti, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, un Mondiale per Club, 5 Supercoppe Europee, questo il bilancio finale della gloriosa parentesi chiamata Milan.

L’intera Italia piange dunque un uomo destinato ad essere ricordato per sempre. Figura indelebile, con lui Milano divene il centro nevralgico del calcio mondiale, di un eleganza irresistibile, il tutto condito da una dialettica e da un acume da far invidia ai più.

Una personalità che mancherà senza dubbio: generoso, educato, caparbio, affettuoso.

“Mi sento pù solo. Per me era come un padre, un Presidente unico ed affettuoso con tutti. Ha realizzato i miei sogni”Franco Baresi– vicepresidente onorario del Milan.

Addio Presidente.

FONTE FOTO: ANSA.IT


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