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Domani, 20 luglio, si celebra la giornata della Luna per commemorare il primo uomo (l’astronauta Neil Armstrong) a camminare sul satellite terrestre nel 1969.

La luna, così battezzata dai Romani, accompagna la vita dell’uomo fin dalla notte dei tempi. Misteriosa e seducente, fonte di ispirazione primaria per filosofi, letterati, pittori e, inevitabilmente, anche per i grandi musicisti classici del passato, è stata un’inesauribile musa, omaggiata con celebri composizioni di Beethoven, Debussy, Faurè, Bellini e molti altri ancora.

Uno dei più famosi brani per pianoforte, è la sonata n 14 in Do minore op. 27 “Al chiaro di luna” di Beethoven. La composizione è stata scritta tra il 1800 e il 1801 per Giuletta Guicciardi. Il compositore paragonò la sensazioni suscitategli dall’Andante, ad un chiaro di luna che si rispecchia in un lago alpino.

Anche Debussy scrive una bellissima suite per pianoforte con espliciti riferimenti al nostro satellite: Clair de Lune. Utilizzata in svariati film e opere teatrali, fa anche da colonna sonora a un video prodotto dallo Scientific Visualization Studio della NASA, con le immagini raccolte dal Lunar Reconnaissance Orbiter, sonda lanciata nel 2009 e da allora in orbita attorno alla luna.

In ambito operistico, non si può non citare “Casta Diva” la pagina più celebre composta da Bellini e una delle più amate di tutto il Melodramma. Di fronte ai druidi, la sacerdotessa Norma parla con la luna, rivolgendole un’accorata preghiera. Chiede e invoca la pace. Indimenticabile è l’interpretazione di Maria Callas, che ricoprì il ruolo di Norma per ben 90 volte!

Occhi al cielo allora, domani 20 luglio 2022, per celebrare l’incantevole luna e chissà, anche questa volta, potrebbe essere propizia per la nascita di future composizioni meravigliose!

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