Coppa Italia, Juventus-Inter, atto I: all’Allianz succede di tutto, Lukaku (poi espulso) risponde al diagonale di Cuadrado, post partita infuocato

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LE FORMAZIONI UFFICIALI DI JUVENTUS-INTER:

JUVENTUS: Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Di Maria.

INTER: Handanovic; D’Ambrosio, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro Martinèz.

LA PARTITA

Juventus on fire nelle primissime battute di gara nel segno del solito Di Maria, diagonale mancino del Fideo neutralizzato in modo miracoloso da un super Handanovic. Inter che prova a rispondere alle avanzate bianconere con la frustata di testa di Lautaro Martinèz su cross di Bastoni, sfera che non inquadra lo specchio di porta. Dimarco scalda i guantoni di Perin con una parabola arcuata direttamente su punizione, padroni di casa che alzano pressione e baricentro nel tentativo di mettere alle corde Brozovic e compagni. Ed è proprio il croato che, al 33′, pareggia il conto delle grandi occasioni nei primi 45′ di gioco: azione manovrata della squadra di Simone Inzaghi che si conclude con la sponda di Dzeko per Barella che apparecchia di fatto per il numero 77 che però calcia centralmente e debolmente, Perin è attento e si salva in calcio d’angolo. Vlahovic si fa vedere in modo sterile dalle parti di Handanovic, Bremer roccioso sulla conclusione ravvicinata di Dimarco, cui fa seguito in pieno recupero la zuccata di D’Ambrosio, palla che termina la sua corsa sopra la traversa della porta difesa da Perin. Seconda frazione di gara che si apre con la pennellata di Fagioli all’indirizzo di Vlahovic, il colpo di testa del serbo si perde di poco sopra la traversa. Animi che si scaldano, match particolarmente intenso e spezzettato, ci provano in serie Kostic e Mkhitaryan, senza fortuna. Al 63′ grande azione nerazzurra, incursione dell’armeno ex Roma che scarica un mancino preciso e potente, sfera di pochissimo a lato. Al via la consueta girandola di sostituzioni, Chiesa e Miretti tra le fila bianconere, Lukaku e Gosens tra quelle nerazzurre, a lasciare il campo rispettivamente Di Maria, Fagioli, Dzeko e Dimarco. Spazio nel finale anche per Milik in luogo di un evanescente Vlahovic, ed è proprio il polacco ad andare a centimetri dal vantaggio con un tocco sottomisura. Il minuto da cerchiare in rosso è però l’83’: traversone di Kostic sporcato da Rabiot, palla che carambola sui piedi di Cuadrado che fulmina Handanovic per il vantaggio bianconero che fa esplodere l’Allianz. Tre i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, al 93′ il colpo di scena: fallo di mano folle di Bremer in area di rigore, dal dischetto va Lukaku che spiazza in modo impeccabile Perin. Belga espulso pochi istanti dopo (doppia ammonizione) complice un battibecco con la curva juventina.

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