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Il Newcastle non avrà un palmares paragonabile a quello delle big d’Inghilterra, ma dalla sua parte ha una storia molto importante e “romantica” che la rende una delle squadre più’ importanti del calcio inglese. Tre partecipazioni alla Champions League, e ben otto all’ex Coppa Uefa dove arrivò anche in semifinale nel 2003-04 arrendendosi solamente di fronte al Marsiglia nel match di ritorno. Poi la tradizione dei tanti calciatori passati al St.James Park, in particolare Michael Owen e Alan Shearer, storico attaccante dei Magpies che dal 1996 al 2006 ha totalizzato la bellezza di 148 marcature in 303 presenze, e dei tanti volti noti della musica britannica che hanno da sempre sostenuto la squadra come Mark Knopfler, Brian Johnson e Dave Baksh.

Il Newcastle, dopo anni decisamente passati nella mediocrità, potrebbe presto compiere il grande salto grazie all’approdo di Mohammed bin Salman, principe ereditario saudita e giudicato come uno degli uomini più ricchi del mondo. Si parla di un’operazione di circa 300 milioni di sterline sul conto dell’attuale presidente del club, l’imprenditore milionario inglese, proprietario dei grandi magazzini e Sports Direct, Mike Ashley. Il Newcastle da anni si trova nelle zone medio-basse della classifica, una situazione che secondo i tifosi è da imputare al fatto che l’attuale proprietario non ha investito sufficientemente per migliorare la rosa. Problemi di questo genere non dovrebbero più esistere nel caso in cui venisse confermata l’acquisizione del club da parte del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

Un’operazione che sembrava essere in chiusura, ma sulla quale negli ultimi giorni ci sono diverse pressioni sulla Premier League affinché questa metta il veto al passaggio di consegne tra Mike Ashley e bin Salman. Proprio grazie a tale fondo – che rileverebbe l’80% delle quote della società – i Magpies diventerebbero il club più ricco d’Inghilterra. Infatti, secondo quanto riporta il Daily Mail, si stima che il fondo gestisca beni per un valore di 368 miliardi di Euro, e sarebbe pronto ad investire 230 milioni sul mercato. Per dire, il patrimonio dello sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, si ferma a “soli” 27 miliardi.

Assisteremo presto alla costruzione di una grande squadra? Solo il tempo saprà dircelo, ma come spesso il calcio ha dimostrato non sempre chi gode di un grande patrimonio riesce sempre a spendere in modo efficiente. Uno dei tanti esempi è quello del Liverpool, che con il fruttuoso bottino ricavato dalla cessione di Suarez sperperò denaro su calciatori che ad Anfield non hanno mai inciso. Con il tempo, però, sappiamo tutti che le cose si sono aggiustate in maniera piuttosto evidente..

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