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BENFICA-JUVENTUS

Serata agrodolce per le italiane nella quinta giornata delle Uefa Champions League. Tonfo, l’ennesimo, della Juventus di Massimiliano Allegri che cade anche al Da Luz di Lisbona, in un ambiente rovente, colmo di 60.000 anime. Benfica che parte con il piede pigiato sull’acceleratore e che passa in vantaggio nella prima frazione con Antonio Silva, classe 2003 che svetta più in alto di tutti sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Juventus che risponde dopo cinque giri di orologio con Kean, su tocco di Vlahovic che sotto misura apparecchia per il centravanti italiano ex PSG. Da qui in poi però è un monologo lusitano: portoghesi che mettono il turbo e di fatto archiviano il match nel giro di un quarto d’ora, prima con il calcio di rigore del solito ed impeccabile Joao Mario che spiazza Szczesny, poi con la magia di tacco dell’MVP del match, l’implacabile Rafa Silva. Allegri nella ripresa sostituisce Kean con Milik, ma sono ancora i padroni di casa ad essere periocolosi, tanto da calare il poker ancora con il jolly classe ’93 che con un delizioso scavetto impallina il portiere polacco. Juvenus ipnotizzata e allo sbando, Allegri inserisce in ordine: Miretti, Soulè e Iling Jr, e la partita cambia improvvisamente. Il numero 43 è semplicemente devastante, ospiti che nel giro di due minuti (77′-79′) accorciano le distanze prima con il piazzato di Milik, poi con il tap-in sotto misura di Mckennie, strepitoso in entrambe le occasioni proprio il giovanissimo classe 2003. Ultimi assalti bianconeri che non portano però i risultati sperati. Al Da Luz passa il Benfica, Juventus eliminata definitivamente dalla competizione.

DINAMO ZAGABRIA-MILAN

Sorride invece il Milan di Stefano Pioli che in scioltezza espugna il Maksimir di Zagabria. Rossoneri che partono con voglia e decisione, Dinamo che, almeno in apertura non sta a guardare e prova a ribattere colpo su colpo alle offensive di Leao e compagni. Al 39′ è Matteo Gabbia a portare in vantaggio gli ospiti: punizione liftata dalla destra di Sandro Tonali, zuccata vincente delnumero 46 che mette a referto un goal dalla portata vitale per le sorti del gruppo E. Nella seconda frazione i ragazzi di Pioli si scatenano: discesa solitario di un incontenibile Rafael Leao che al 49′ griffa il doppio vantaggio. La nota stonata, ancora un volta, porta in dote il nome di De Ketelaere, troppo timido il belga, sostituito al 50′ da Krunic. Milan che dilaga dopo pochi minuti: gran colpo di tacco di Rebic, bravo il croato a smarcare un superbo Tonali che viene atterrato in area di rigore, penalty trasformato con la solita freddezza da Olivier Giroud. Chiude i conti un’autorete di Ljubicic, ancora su uno spunto degno di nota di Leao. Girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, Pioli richiama il numero 17, Theo Hernandèz e Bennacer, al loro posto Messias, Ballo-Tourè e Pobega. Nei minuti finali c’è spazio anche per Origi. Milan che scavalca il Salisburgo issandosi momentaneamente al secondo posto in classifica, decisivo sarà il match di San Siro proprio contro la squadra allenata da Jaissle.

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