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Data di nascita?

1 aprile 1946.

Tanti auguri ad Arrigo Sacchi, che oggi spegne 75 candeline. Noto ai più per le imprese con il Milan “degli immortali”, sotto la gestione Silvio Berlusconi.

Palmarès ricco per il mister romagnolo nativo di Fusignano: uno scudetto, due supercoppe italiane, due supercocoppa Uefa, ma soprattutto due coppe dei Campioni, con annesse Coppe Intercontinentali, conquistate tra il 1987 e il 1990.

Parentesi anche da CT, dove portò la Nazionale Italiana in finale mondiale ad Usa ’94, persa poi amaramente dagli azzurri contro il Brasile, ai calci di rigore.

Recentemente, più precisamente nel 2019 il quotidiano francese France Football lo ha inserito al terzo posto della classifica dei 50 migliori tecnici di tutte le epoche; nel 2007 il quotidiano inglese The Times lo aveva annoverato all’undicesimo posto della propria graduatoria, primo tra gli italiani. Dal 2011 fa parte della Hall Of Fame del calcio italiano.

Soprannominato Il profeta di Fusignanomister Sacchi scala, nel corso degli anni, le classifiche del calcio italiano a partire dal 1987 quando, dopo essersi messo in luce con il Parma, Silvio Berlusconi lo sceglie come allenatore del Milan. Numerose furono le innovazioni che introdusse nel modulo di gioco e nelle tecniche di allenamento, fornendo gli strumenti necessari che avrebbero poi segnato la storia della squadra rossonera: gioco a zona, già praticato dal suo predecessore Nils Liedholm e attenzione massimale, maniacale alla fase difensiva, alla quale in seguito aggiunge un asfissiante pressing a centrocampo. Severità e dedizione negli allenamenti accompagnata dall’idea totalizzante del calcio della nazionale olandese di Johan Cruijff, per cui stravedeva. Il suo Milan, a cavallo degli anni ’90 e in particolare nel quadriennio 1987-1991 è ritenuto dagli esperti, una delle compagini calcistiche migliori di ogni epoca.

FONTE FOTO: GETTY IMAGES


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