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Loro sono Diamante Renna e Serena Gaita, madre e figlia, e lui è il Fiano di Avellino DOCG “Vigna della Congregazione”.

Villa Diamante, azienda vitivinicola di Montefredane, in provincia di Avellino. Circa 5 ettari vitati, fondata nel 1996 da un grande maestro vigneron, il biochimico ed enologo Antoine Gaita, rispettivamente marito e padre delle due Donne d’azienda. Grande adozione irpina quella di Antonie Gaita, originario del Belgio, che purtroppo è scomparso qualche tempo fa, ma che ha lasciato un’eredità portata avanti da Diamante e Serena con tanto amore, passione, rispetto, coraggio, insomma rendendo onore al lavoro che c’è stato prima. Eredità fatta di progetti e processi avanguardisti, che hanno viaggiato fin da subito lungo i binari di una conduzione in regime biologico rispettando la natura e i suoi cicli vitali, permettendo all’uomo di intervenire solo in minima parte. Un vino quello di Villa Diamante che in un certo senso potrebbe rappresentare un predecessore dei vini a fermentazione spontanea, dove non ci sono chiarifiche o filtraggi, quei vini con lunghe permanenze in acciaio, il contatto con le fecce, tutti input per una viticoltura all’epoca nuova, oggi all’ordine del giorno, dove la mano dell’uomo serve solo nei processi necessari. Siamo a 400 m.s.l.m., forti pendenze e un suolo profondo, ricco di argilla, pietre e antichi lapilli provenienti dalle eruzioni del Vesuvio, condizioni queste davvero favorevoli per i vini bianchi. Le vendemmie sono tardive e l’uscita in commercio anche, in modo da poter avere una più lunga sosta sulle fecce fini.

Due Donne fatte di sorrisi, cortesia, gentilezza, ospitalità, rispetto, due Donne dal cuore, non buono, di più. È stato meraviglioso stare seduta al loro tavolo e chiacchierare di vino, di vita, del mondo.

A casa loro si è a casa propria.

Da un lato Diamante, dall’altro Serena, i loro confronti, i loro sguardi, uno di madre ben radicata al presente con un bagaglio di tutta l’esperienza di una vita sempre dietro, pronto ad essere aperto all’occorrenza, uno di figlia con lo spirito libero, puro, a guardare il futuro, le nuove sperimentazioni, tenendo però i piedi ben saldi nei ricordi degli insegnamenti un padre che è l’Esempio.

Le Donne, quelle belle si riconoscono quando bevono insieme e sorridono.

Tra le produzioni di Villa Diamante, Vigna della Congregazione rappresenta uno dei vini bianchi più longevi d’italia: 100% fiano, si presenta di un bellissimo giallo dorato; al naso fiori, ginestra, biancospino, margherita, e poi la frutta, erbe aromatiche; il sorso è bello, fresco, sapido, persistente, davvero persistente. Un vino di un’incantevole equilibrio che evolve nel calice man mano che si apre, portando in estasi i sensi.

Vigna della Congregazione Fiano di Avellino DOCG Villa Diamante (Fonte foto: Brigida Mannara)

Vi lascio con una considerazione di Antonie, che si, rappresenta la filosofia di Villa Diamante, ma rappresenta anche la vita, la vita della Donna che si affaccia sul mondo, in grado di trasferire sé, la sua energia positiva, il suo coraggio, la sua forza, la sua resistenza, in ogni cosa la circondi, perché tutto ciò che la Donna è nessuno glielo può rubare.

“La vigna è la mediazione tra il suolo e la bottiglia. La capacità di un buon viticoltore deve essere quella di trasferire il terreno nel bicchiere, perché quello nessuno ce lo può rubare” [Antoine Gaita]

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