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LE FORMAZIONI UFFICIALI:

LAZIOProvedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni.

FIORENTINA – Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Barak; Gonzalez, Jovic, Kouamé.

LA PARTITA

Pedro è decisamente il più in palla tra le fila dei padroni di casa, esperienza e qualità quelle dello spagnolo al servizio di Maurizio Sarri. Fase di studio iniziale tra le due compagini, all’8′ però è proprio la Lazio a passare in vantaggio al primo reale affondo: corner di Luis Alberto, serie di batti e ribatti in area toscana, Casale fa sua la sfera griffando sotto misura l’1-0 per i capitolini. Fiorentina che non resta a guardare, Nico Gonzalèz prova a rendersi pericoloso, Provedel però c’è e non si lascia sorprendere, imprecisione che, da una parte e dall’altra, regna sovrana. Ospiti in partita, Milenkovic al 25′ è provvidenziale prima su Pedro, poi su Felipe Anderson, risponde Jovic (su scivolone di Romangoli) qualche istante più tardi, salva in angolo l’ex numero uno dello Spezia. Interessante break di Milinkovic-Savic, cui segue un’entrata scomposta di Milenkovic, direttore di gara che però non estrae il giallo all’indirizzo del gigante serbo. Poche le occasioni da goal nei primi 45′, prima frazione che si conclude sul punteggio di 1-0 in favore di Zaccagni e compagni. Ripresa che si apre con il pari immediato della Fiorentina con Nico Gonzalez, uno-due con Bonaventura, mancino dell’argentino che non lascia scampo a Provedel. Match che si stappa, Lazio che prova a riversarsi in avanti con Anderson e Pedro, Provedel è ancora provvidenziale sulla zuccata di Jovic. Girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, subentrano Lazzari e Immobile in luogo di Hysaj e Pedro, Fiorentina che risponde con Mandragora e Ikonè, abbandonano il terreno di gioco Bonaventura e Ikonè (74’). Immobile sfiora il vantaggio, palla a lato di poco, ma all’82’ è ancora Provedel a superarsi su Mandragora. Fase finale del match particolarmente concitata, Immobile scalda i motori, il suo tentativo però non inquadra lo specchio di porta. Quattro i minuti di recupero nei quali non accade praticamente più nulla, al netto di un tentativo di Saponara, sul quale risponde presente ancora una volta l’ex portiere dello Spezia.

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