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ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham.

FEYENOORD (4-2-3-1): Bijlow; Geertruida, Trauner, Senesi, Malacia; Aursnes, Kökcü; Nelson, Til, Sinisterra; Dessers.

LA PARTITA

Ritmi alti in apertura merito di un Feyenoord arrembante e voglioso di trionfare nella finale di Uefa Conference League, Roma intimorita in avvio dal pressing olandese, il tutto orchestrato dalla regia di Orkun Kocku. Al 9′ prova a scappare via sull’out di sinistra Sinisterra, classe ’99 che prima salta secco Mancini e poi prova a mettere in mezzo dal fondo, tentativo vano. Giallorossi che provano a crescere alla distanza, al 15′ ripartenza di Pellegrini che taglia il campo con l’obiettivo di servire Zaniolo, Senesi intuisce tutto e pone fine all’avanzata della squadra di Josè Mourinho. Roma che dopo soli 17′ di gioco deve fare a meno di Mkhitaryan, ricaduta al flessore per l’armeno out da un mese, prosegue il duello tra Zaniolo e Senesi, centrale argentino on fire che mette in campo tutte le sue qualità, non a caso sul taccuino di molti top club europei. Ammonito Trauner per fallo netto su Tammy Abraham, poco dopo la Roma passa in vantaggio con Zaniolo: scodellata dalla trequarti di Mancini, a vuoto Trauner, frittata conseguente di Bijlow, ne approfitta il numero 22 che prima è elegante a mettere giù di petto, poi nel fulminare il portiere olandese. Feyenoord che prova a rispondere con Sinisterra e Malacia, bello l’esterno del terzino sinistro, Rui Patricio è coraggioso ed attento. Ci prova anche Kocku da fuori, attento il numero uno portoghese. Seconda frazione di gara che si apre con un Feyenoord letteralmente scatenato: al 47′ corner dalla destra di Kocku, intervento di Trauner che coglie il palo, palla che torna nel cuore dell’area di rigore, botta di Til, super parata di Rui Patricio che nega il pari agli olandesi. Trascorrono appena tre minuti e al 50′ è il turno di Malacia sparare un bolide dalla distanza, Rui Patricio è sontuoso, sfera accompagnata sulla traversa, occasione clamorosa per gli uomini di Slot. Roma che prova a rispondere con Abraham, distratto nell’occasione Senesi che si lascia superare, fuga dell’ex Chelsea trattenuto, il direttore di gara non ravvisa il fallo del centrale argentino, vibranti le proteste di Josè Mourinho. Si gioca ad una porta sola, Kocku e Dessers sfiora il pari, Roma stanca, Feyenoord scatenato. Escono Zaniolo e Zalewski, dentro Veretout e Spinazzola (66′), Lupa con il centrocampo a tre. Fiammata della Roma al 72′ con Jordan Veretout, destra da fuori deviato, Bijlow si distende e risponde presente, in bello stile. Slot mette in campo forze fresche: entrano Linssen e Pedersen, in luogo di Trauner e Nelson (74′). Sale in cattedra proprio Spinazzola che prima salta due avversari, poi cede palla a Karsdorp che serve Sergio Oliveira, portoghese che però sbaglia tutto, su ribaltamento di fronte ci prova Sinisterra, destro a giro fiacco che si spegne tra le braccia di Rui Patricio. Grande chance per Pellegrini, Bijlow è attento e sventa la minaccia, finale al cardiopalma, Roma ad un passo dal trionfo, Vina e Shomurodov prendono il posto di Karsdorp e Abraham. Cinque i minuti di extra time, nei quali non accade più nulla. Decide il match la rete di Zaniolo, la Roma conquista la Conference League.

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