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“Sentire, andare oltre..” Pronunciata probabilmente tra Montecchio e Reggio Emilia, è stata questa una delle tante frasi che hanno catturato la mia attenzione da lettrice, in una conversazione avvenuta tra due personalità di grosso rilievo nel mondo storico-religioso d’Italia. La scrittura ci perviene dall’affascinante tomo “I vini del Papa nel ‘500” , a cura della prof.ssa Stefania Damiano, docente MIUR di enogastronomia, sommelier, laureanda in economia e commercio, con esperienza decennale nel mondo dell’ospitalità alberghiera, e dal prof. Luigi Manzo, anch’esso docente di Istituto per i Servizi di Enogastronomia, ma soprattutto ricercatore e scrittore di saggi sulla miscelazione per la Sandit Libri.

Il coinvolgente libro, inizialmente scritto in quasi lingua latina, racconta in chiave moderna, la grande dedizione di Sante Lancerio, bottigliere-sommelier, che può a buona ragione essere considerato il primo “sommelier” della storia moderna. Questo “bottigliere” aveva la responsabilità sull’ approvvigionamento e il servizio del vino di sua santità Papa Paolo lll (Farnese), sia in sede che in viaggio. Egli eseguì il suo compito con capacità e passione, assaggiando, sorseggiando, osservando e consigliando i vari tipi di bevanda, e trasferendo successivamente poi tutte queste esperienze per l’enogastronomia e il vino in principal modo. Una scrittura chiara, derivante e in parte riprodotta fedelmente dal manoscritto cinquecentesco ideato da Sante e dal Pontefice, protagonisti di un viaggio enogastronomico italiano, dove sono alla scoperta di vitigni e vini, in un piacevole confronto culturale e gustativo.

Un tour della nostra bella Italia, che tappa dopo tappa, regione dopo regione, tira fuori esperienze itineranti, donando emozioni sotto il profilo sia gastronomico che intellettuale.

La piacevole scoperta della nostra storia, dei modi di fare dell’epoca, dei diversi stili di vita e delle differenti modalità di fare cucina ed enologia. Un accesso distinto ad una guida dove si ha la possibilità di conoscere, così, realtà territoriali scomparse, modi di produrre e consumare obsoleti. Conoscenze messe a confronto con la società odierna attraverso ricerche accurate di luoghi e personaggi, che possano portare il lettore ad un quadro completo di ciò che amavamo e amiamo bere.

Curiosità e consigli su cantine e abbinamenti da non perdere, e in aggiunta osservazioni che appunto vanno oltre al vino, anche nella vita!

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