Facebook e Instagram (entrambe del gigante Meta) non avrebbero intrapreso abbastanza azioni per contrastare la disinformazione che gira sulle loro piattaforme social. Soprattutto in occasione delle prossime elezioni europee, proprio per questo la Commissione Europea ha iniziato a condurre delle investigazioni su presunte violazioni delle leggi comunitarie sui contenuti online.
In particolare, riporta Reuters, le paure vengono soprattutto a causa di possibili campagne di disinformaione finanziate da Russia, Iran e Cina, ma non solo. Si teme anche che alcuni partiti possano utilizzare notizie false e bugie per ottenere un vantaggio illecito alle elezioni.
La procedura di infrazione aperta dalla Commissione in particolar modo è stata aperta perché, secondo l’organo governativo dell’UE, Meta non farebbe abbastanza per moderare le sue piattaforme e non sarebbe abbastanza trasparente sulle proprie procedure di moderazione o sulle pubblicità.
L’infagine riguarda in particolar modo possibili violazioni del Digital Services Act, che se confermate potrebbero portare a multe miliardarie siccome possono arrivare al 6% del fatturato globale delle aziende sogette.
