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PAGANI

L’emergenza sanitaria ha cancellato la famosa festa religiosa e popolare al suono di  tammorre e nacchere e seguita ogni anno da oltre 100.000 visitatori.

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Servizio a cura di Salvatore Campitiello

Era nell’aria che la festa della Madonna delle Galline nel 2020 non si dovesse svolgere. I festeggiamenti in programma il 19 aprile, come di rito sette giorni dopo la Santa Pasqua e che avrebbero dovuto iniziare proprio ieri pomeriggio, hanno subito lo stop dalla pandemia di Coronavirus facendo saltare uno degli appuntamenti annuali più importanti nazionali ed internazionali. Gli avvisagli erano già nell’aria un mese fa, il 19 marzo, quando il Vescovo della Curia della diocesi, monsignor Giuseppe Giudice decise di annullare i preparativi religiosi dell’Alzata del Quadro in onore della festa della Madonna delle Galline, informando doverosamente i fedeli e facendo appello “…da figli obbedienti della Chiesa –ebbe a comunicare–  e da cittadini responsabili dobbiamo adeguarci al momento difficile”. Come si sa la situazione sanitaria è esplosa in gran parte d’Italia non risparmiando  l’Agro nocerino sarnese ed il persistere della situazione sanitaria e delle limitazioni conseguenti, l’Arciconfraternita del santuario mariano in un messaggio ai fedeli ha fatto conoscere dettagliatamente i motivi della cancellazione dei festeggiamenti. “… lo facciamo per ragioni di opportunità e di buon senso – hanno comunicato – …Siamo dispiaciuti ed addolorati…ma con devozione e fede alla nostra Madonna Celeste vogliamo affidarci, perché ci conforti e ci sostenga nella prova”.

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CENNI STORICI, ORIGINI DELLA FESTA MADONNA DELLE GALLINE

La Festa della Madonna delle Galline è raccontata con grande fede dai Paganesi sull’origine della loro Madonna.

“Nell’ottava di Pasqua di tanti anni fa alcune galline – raccontano -, razzolando in un pollaio, trovarono un quadro con l’immagine della Madonna. Ed alcune ricerche storiche hanno portato alla conclusione che l’appellativo delle Galline derivi dall’offerta che i fedeli erano soliti fare, e tutt’ora fanno, di questo umile animale alla Madonna del Carmine.

Tra il 1609 e il 1610 si verificarono ben otto miracoli che confermarono nei fedeli, non solo dell’Agro nocerino sarnese, la devozione alla Madonna del Carmine, detta delle Galline”.

– Nel 1786 un decreto vaticano stabilì di incoronare solennemente la Madonna delle Galline in riconoscenza della protezione di Maria alla popolazione e da ciò è conosciuta come Santa Maria Incoronata del Carmine, detta delle Galline.

– Nel 1954 mons. Fortunato Zoppas elevò la chiesa costruita nel 1610 a Santuario Mariano.

– All’interno del Santuario si trova l’Altare Maggiore del 1776, alle cui spalle ben visibile è situato il Quadro della Madonna la  cui opera è attribuita ad Andrea Sabatini.

– Ad esaltare il Quadro vi è il soffitto dove sono visibili ventuno dipinti a olio su tela che raffigurano i principali episodi della vita della Beata Vergine Maria, Angeli e Santi.

– Nel 1999 è stato inaugurato il Museo che sta a rappresentare il percorso storico, di fede, di pietà, di devozione attraverso il quale il visitatore può leggere una storia che dura da secoli.

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            FESTA RELIGIOSA E POPOLARE

A Pagani, cittadina della provincia di Salerno che conta 33.000 abitanti circa, la multisecolare festa della Madonna delle Galline dura in genere ben cinque giorni, è conosciuta in tutto il mondo e vede la partecipazione di oltre 100.000 visitatori di cui 20.000 esteri.

La festa è amata, perché attraente in quanto caratterizzata per la sua popolarità e religiosità con la Madonna. La statua è condotta per le strade cittadine, ai suoi piedi fanno spicco due pavoni con diverse galline, mentre alcuni colombi ed uccelli vari sono fermi sulla testa e sulle spalle senza mai allontanarsi ai fragorosi e continui fuochi d’artifici.

La città vestita a festa accoglie la Madonna appendendo lenzuola bianche a balconi e finestre per richiamare la purezza della Madonna e al passaggio sotto casa lancia con fiori a ritmo costante dai palazzi.

E in attesa che giunga la Madonna, partecipa al suono ed al ritmo delle nacchere e delle tammorre,  a balli e canti popolari con la partecipazioni dei cittadini grandi e piccini trascinando i visitatori.

I cittadini paganesi, per dare spazio alle loro creatività, realizzano nei loro tanti cortili i toselli, degli altarini con drappi colorati, dove primeggia l’immagine della Madonna, avvolta da fiori e circondata da statuette raffiguranti galline per osannare la Madonna.

Non manca, a corollario della parte profana, l’offerta ai visitatori di carciofi arrostiti e tagliolini al sugo. Una specialità attraente e che tutti gustano!

   

Foto a cura di Luciano Squitieri Photography 

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www.lucianosquitieri.it 

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