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Un Milan in palla, concentrato e sul pezzo…

nella prima frazione di gioco.

Dopodichè un black out incomprensibile, il nulla cosmico.

Giacomo Raspadori subentra nella ripresa e annichilisce un diavolo che, dopo la sconfitta di questa sera, esce decisamente ridimensionato dalla corsa alla Champions League.

Eppure le premesse avevano lasciato presagire qualcosa di differente, in questo pomeriggio uggioso e freddo di San Siro.

Pronti, partenza e i ragazzi di Pioli prendono immediatamente in mano le redini del gioco: accorgimento tattico ed apparentemente vincente il 4-4-2 varato da Pioli per fronteggiare la verve, l’organizzazione e gli inserimenti della banda di De Zerbi.

Ma dopo numerose iniziative da una parte e dall’altra, a passare in vantaggio, meritatamente per giunta, sono proprio i padroni di casa grazie alla prodezza balistica di Hakan Calhanoglu: destro a giro all’incrocio e palla in buca.

Interessanti gli spunti di Boga prima e Berardi poi, fermato quest’ultimo da un efficace diagonale di Dalot che evita il pareggio sul finire di tempo.

Ripresa dai cuori forti, Sassuolo grintoso e voglioso di ribaltare il risultato maturato sino a quel momento.

L’equilibrio però regna sovrano.

Girandola di sostituzioni: triplo cambio per De Zerbi: Traorè Hj, Toljan e Raspadori rilevano rispettivamente i deludenti Djuricic, Muldur e Defrel.

MVP?

Proprio l’azzurro classe 2000.

Doppietta nel giro di 7′, (76′ e 83′)…

Sassuolo in paradiso, Diavolo all’inferno.

Sconfitta che pesa come un macigno in casa rossonera, adesso la Champions League è appesa ad un filo.

Tante, troppe le lacune emerse in questo finale di stagione…

Il Milan non c’è più.

FONTE FOTO: GETTY IMAGES/SPORTMEDIASET

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