La forza delle viti tra le nevi.
Chiunque abbia un figlio o nipote piccolo, o chi semplicemente ha una grande passione per il mondo Disney, ha fatto la conoscenza della bellissima Frozen, indiscussa Principessa dei Ghiacci!
Tutto ciò che viene toccato da lei, è sottoposto a “momento gelido” per i suoi straordinari poteri magici; e con un po’ di fantasia mi piace pensare che le uve in Austria, Germania, Canada, nonché Alto Adige e Valle d’Aosta, vengano sfiorate dalla sua treccia di biondi capelli, di notte, tra un filare e l’altro, conferendo agli acini il “gelo” che li aiuterà nella concentrazione degli zuccheri presenti in essi.
Con il nome Eiswein o Ice Wine (vini del ghiaccio), si identificano i vini ottenuti dalla vinificazione di grappoli d’uva sottoposti ad almeno tre giorni di gelo. L’uva non è raccolta al momento della maturazione ottimale, ma la si lascia sulla pianta durante i mesi di dicembre e gennaio, in maniera che il gelo notturno e il disgelo diurno disidratino l’acino in modo naturale, processo che concentra gli zuccheri, gli acidi e gli estratti dell’uva, intensificando l’aroma e conferendo grande complessità.
L’uva viene raccolta a gennaio di notte o la mattina molto presto, portata in cantina e avviata alla lavorazione gelida così come raccolta.
Sono vini straordinari, mirabilmente equilibrati tra dolcezza e freschezza, o quali si abbinano perfettamente ai dessert base di frutta, caramello e cioccolato.
