WhatsApp
Facebook

I Nostri Sponsor

Hugo Boss come ben sappiamo è una delle più grandi case di moda conosciute oggi e soprattutto la prima di origine Tedesca.

Hugo Ferdinand Boss – Fondatore della casa di moda HUGO BOSS

Hugo Ferdinand Boss fondó la sua casa di moda nel 1924 a Mtzingen, una cittadina non molto distante da Stoccolma.

Nei primi anni l’azienda riuscì ad ottenere un ottimo successo ma purtroppo ben presto anche lei subì la crisi di quei tempi e non riuscendo a mantenere i fatturati dovette dichiarare bancarotta nel 1930.

Nel 1931 Hugo Boss riuscì a riprendere la sua azienda in mano grazie ad un accordo preso con i Nazisti.

Vi state chiedendo “ sarà stato costretto?”

Alcune fonti, dichiarano che l’accordo sarebbe entrato in vigore solo dopo l’ascesa di Adolf Hitler, ma nel regime nazista le uniformi ben curate iniziavano già a girare intorno al 1928 e solo in seguito lo stesso Hugo Boss dichiarò di aver iniziato a disegnare per i nazisti già nel 1924.

Una domanda che sorge spontanea è “ PERCHÈ?”.

Anche se nessuno può immaginarlo HUGO BOSS era un grande sostenitore del nazismo tanto da aderire al Partito Nazionale Socialista fondato da Adolf Hitler.

Lo stilista ben presto divenne il fornitore ufficiale dei nazisti vestendo le : 

  • SS
  • SA 
  • GIOVENTÙ HITLERIANA
  • WEHRMACHT

 Che confezionati e vestiti da Hugo Boss divennero il simbolo del nazismo.

Lo stilista lanció una vera e propria collezione denominata “ BOSS- 1934 COLLECTION”.

In poche parole l’azienda riuscì a riprendersi e anche bene.

Il problema tuttavia non era solo l’aderenza al partito nazista ma l’elemento più grave fu la metodologia utilizzata per produrre le centinaia di uniformi necessarie.

Alla base della fortuna dell’azienda e alla grande ripresa ci fu l’utilizzo di deportati di guerra.

Ebbene sì , la Hugo Boss impiego all’incirca 180 prigionieri di cui 140 francesi ( la maggior parte donne) e 40 polacchi, che vennero schiavizzati e fatti lavorare in condizioni disumane.

Finita la guerra e con la caduta di Hitler, Hugo Boss fu accusato di essere un sostenitore del nazismo e fu costretto a pagare una multa di circa 100.000 marchi evitando la galera.

Hugo Boss mori poco dopo nel 1948.

L’azienda così passo nelle mani del genero Eugen Holy spostando la produzione su una linea maschile elegante.

Solo nel 2011 la casa di moda attraverso un comunicato stampa dichiaró:

“Il suo profondo rammarico verso quelle persone che hanno sofferto un danno e un forte disagio mentre lavoravano nell’azienda di Hugo Ferdinand Boss sotto il regime nazional-socialista”

fonti dell articolo : la repubblica, il corriere della sera e il libro HUGO BOSS 1924-1944 di Roman Koster

Fonti delle scuse dell’azienda :
Articolo del corriere della sera 22 settembre 2011

Iscriviti alla Newsletter