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Cape Canaveral (Florida) – Questa mattina, l’agenzia di stampa americana Associated Press (AP), riporta la notizia del fallimento del lancio di un razzo quasi completamente realizzato con una stampante 3D.

Il razzo è riuscito a partire, ma dopo tre minuti di volo non è riuscito a tenere la rotta ed ha fallito molto prima di raggiungere l’orbita. L’obbiettivo era quello di far orbitare per qualche giorno un souvenir in orbita a 200 km di altezza, per poi farlo ricadere all’interno dell’atmosfera terrestre in modo che bruciasse assieme allo stadio superiore del razzo.

A quanto pare, il primo stadio ha funzionato come avrebbe dovuto staccandosi dal resto del corpo. A fallire sarebbe stato proprio il secondo stadio che sembrerebbe essersi acceso ed immediatamente spento.

Questo sarebbe il terzo tentativo di lancio da parte dell’azienda, che, tramite una portavoce si è ritenuta comunque emozionata. La portavoce, Arwa Tizani Kelly avrebbe commentato così in seguito all’esperimento: “I primi lanci sono sempre emozionanti e questo non fa eccezione”.

Quello che è interessante di Relativity Space è, come dicevamo prima, che l’85% dei 33 metri di razzo sono realizzati in metallo con una stampante 3D. L’obbiettivo è quello di riutilizzare molte di queste parti in diversi voli, tutto mirato ad abbattere i costi di produzione.

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