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All’indomani del match di San Siro tra Italia e Spagna, atto secondo della semifinale di Euro2020, quello che, senza dubbio balza agli occhi, è la capacità del calcio spagnolo di sfornare talenti a ripetizione.

Ed anche in quest’occasione, le Furie Rosse, guidate alla perfezione dalla sapiente regia di Luis Enrique, non hanno disatteso le aspettative.

Tanta la varietà, svariati i talenti che ieri hanno calcato il prestigioso rettangolo verde di San Siro, uno in particolare però ha lasciato il segno e, badate bene signori, stiamo parlando di un classe 2004.

Pablo Martín Páez Gavira, noto come Gavi (Los Palacios y Villafranca, 5 agosto 2004), è un calciatore spagnolo, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola.

Gettato nella mischia dall’ex allenatore, tra le altre della Roma, il talento blaugrana ha immediatamente risposto presente, dimostrando di che pasta è fatto.

Qualità tecniche incredibili, ma quel che desta clamore è senza dubbio la sua spiccata personalità, sì proprio così perchè come citato in precedenza, stiamo parlando di un ragazzo 17enne.

Il suo idolo?

Marco Verratti.

E nonostante l’amore, l’ammirazione verso i colori azzurri, dobbiamo ammetterlo, “il 17 enne” ieri sera si è preso la scena, conducendo un match di una maturità tale da ricevere i meritatissimi complimenti sulle prime pagine di principali testate giornalistiche sparse in tutta Europa.

Queste alcune delle impressioni, perchè la prestazione del talentino iberico, non è di certo passata inosservata. (Fonte SportMediaset):

Verratti, calciatore di livello mondiale, ha sofferto contro di lui”, scrive Marca, principale quotidiano sportivo spagnolo. “Non ha paura di nulla”, dice di lui l’Equipe.”Davanti a un maestro, Marco Verratti, ha mostrato la sua competenza”, si legge in un articolo del quotidiano francese. “Con il centrocampista del Paris Saint-Germain ha giocato da pari a pari”, rincara Le Parisien. “E’ stato sostituito all’83’, comportandosi da leader, non da bambino che tre mesi fa era solo un tifoso della nazionale spagnola”, si legge invece sul Daily Mail. Anche la Bild lo lusinga: “L’allenatore Luis Enrique fa del talento del Barca Gavi il più giovane giocatore della nazionale nella storia della Spagna. Il ragazzo lo ringrazia con un’ottima prestazione a centrocampo”.

83′ minuti di grinta, corsa, fame, tecnica, voglia di stupire, brama di spaccare il mondo. Questo è certamente un primo saggio, di uno dei talenti più in hype dell’intero movimento calcistico spagnolo.

Lasciateci fare a margine un piccola considerazione.

Sì, è vero siamo campioni d’Europa in carica, meritatamente, sarebbe corretto aggiungere. Il distacco però con determinate Nazioni, dal punto di vista dello spazio dato, concesso ai giovani, resta però inalterato, negativamente parlando.

Il calcio italiano è senza dubbio in crescita, ma fin quando ci saranno squadre, nazionali un passo avanti nella crescita e nella valorizzazione dei giovani, anche per le nostre squadre di club sarà dura imporsi sul piano internazionale.

E che sia chiaro, per “giovani” non intendiamo i classe ’97, ’98…stiamo ovviamente parlando dei nati dopo il 2000.

FONTE FOTO: GETTY IMAGES/ SPORTMEDIASET



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