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Dopo sei anni torna un trofeo nella città di Partenope. La Coppa Italia va alla squadra che la ha meritata di più. Gattuso e Sarri si assomigliano tatticamente. Tutti e due giocano con il 4-3-3. Ad inizio gara sembra che la Juve possa mettere in difficoltà gli azzurri. Ma alla fine ci sarà solo un tiro di Cristiano Ronaldo, grazie ad un azzardato passaggio indietro di Callejon e poi tanto possesso palla, ma senza mai poter verticalizzare. La squadra di Sarri finiva sempre nella ragnatela creata da Gattuso, che ha letteralmente cambiato la mentalità alla squadra. Compattezza difensiva con Koulibaly tornato ai fasti migliori ed un Maksimovic fenomenale che dopo Lautaro, mette la museruola anche a CR7. Napoli più pericoloso della Juve, nonostante il maggior possesso palla degli uomini di Sarri. Un palo si una punizione malefica di Insigne e poi sale in cattedra Buffon. Parate Miracolose su Demme ed Insigne e poi nel finale su una frustata di testa di Maksimovic e sul prosieguo dell’azione Elmas colpisce incredibilmente il secondo legno per gli azzuri con Buffon a terra. La Juventus fa poco o nulla. Calciatori che non hanno gamba ed un CR7 irriconoscibile. Nessun tiro in porta se si fa eccezione nei primi 45 minuti ad un tiro centrale di Bonucci bloccato senza problemi da Meret. Il Napoli iniziava l’azione sempre dal basso, con i due centrali posizionati quasi sulla stessa linea del portiere per iniziare l’azione. Nella fase di non possesso gli azzurri costringevano i bianconeri a giocard sulla fasce, facendo densità nella zona centrale negli ultimi 25 metri. Quindi la Juve era costretta a crossare con Douglas Costa o Alex Sandro non riuscendo mai a verticalizzare né a tirare da fuori. Eccellente tatticamente l’impostazione di Gattuso. Il Napoli è stato straordinario nella fase di non possesso, curata nei minimi dettagli. Chiusura ermetica della zona centrale e quindi, come detto, costringere la Juventus ad andare sulle fasce laterali.Fasce coperte dai raddoppi immediati degli esterni di attacco Insigne e Callejon che si sono sacrificati tantissimo. Ecco perché si vedeva spesso il Napoli che aveva tutti gli 11 giocatori dietro la linea della palla. Ma non si pensi che il Napoli abbia atteso la Juve e giocato con catenaccio e contropiede. Anzi. Gli azzurri hanno colpito due legni, Buffon ha fatto tre miracoli e Milik ha sbagliato un rigore in movimento su un ottimo assist di Politano. La Juve è stata davvero pochissima. Cristiano Ronaldo imbavagliato dall’eccellrnte Maksimovic e Dybala che faceva a sportellate con Mario Rui. Al 90esimo finiva 0-0 e si andava ai calci di rigore. Subito uns parata di Meret su Dybala e l’errore di Danilo. Per il Napoli segnavano tutti e quattro i rigoristi: Insigne, Politano, Maksimovic e Milik per la vittoria. Il Napoli vince la sua sesta Coppa Italia. La Juve dovrà lavorare non poco per continuare al meglio in campionato ed in champions. Questa è la coppa di Gattuso che ha cambiato volto ad una squadra spenta, opaca, svogliata. Ha ridato lo spirito e la voglia giusta. Ed ora Ringhio è nella storia del calcio Napoli. Prima di lui solo altri cinque allenatori hanno vinto trofei a Napoli: Pesaola, Bianchi, Bigon, Mazzarri e Benitez. Ora va ad aggiungersi Gennaro Gattuso per il primo trofeo personale da quando siede in panchina. Complimenti Ringhio. Ad Maiora.

Articolo di Antonio Squitieri

Fonte fotografia: Il Faro Online

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