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Il calciomercato del Napoli
stenta a decollare, ma nell’intera società, Luciano Spalletti compreso, regna un profondo ottimismo. La rosa a disposizione del tecnico toscano è già di livello assoluto, con tutte le credenziali per centrare la qualificazione alla prossima Champions League, svanita di un soffio nella scorsa stagione, complice l’harakiri contro l’Hellas Verona di Ivan Juric, nell’ultima giornata di campionato al Diego Armando Maradona. Ma quel Napoli è ormai il passato, il condottiero Gattuso è un lontano ricordo, il presente porta in dote un nome ed un cognome: Luciano Spalletti, sinonimo di qualità, professionalità, idee e competenze, il tutto ampiamente dimostrato nelle sue antecedenti avventure. Le amichevoli precampionato hanno evidenziato la smagliante condizione di un Osimhen on fire, ma è lapalissiano che il nigeriano non possa bastare alla truppa del sergente di Certaldo. La lacuna certamente più profonda e marcata per i partenopei è sull’aut mancino, dove prima Mario Rui e poi Hysaj non hanno convinto, alternando buone prestazioni ad amnesie clamorose. Quale dunque la richiesta del Lucianone nazionale? Un solo nome, Emerson Palmieri. L’esterno del Chelsea, campione d’Europa in carica, sia con la squadra londinese che con la maglia azzurra della Nazionale, però costa e non poco. Marina ed Abramovich non fanno sconti ed è risaputo che sia impresa titanica trattare con i Blues. ADL e soci attenderanno sino a Ferragosto, dopodiché sferreranno l’attacco a Reinildo Mandava, esterno mancino del Lille, classe 1994. L’allenatore toscano ha chiaramente chiesto anche un centrocampista, in grado di coniugare qualità e quantità, da monitorare la questione legata a Bakayoko, in particolar modo negli ultimi giorni di mercato, dove è risaputo, fioccano le occasioni. Sullo sfondo c’è sempre lui, Lorenzo Insigne ed un rinnovo di contratto che pare sempre più nebuloso. Ieri, in serata, cena tra lo stato maggiore azzurro, ADL e Giuntoli su tutti. Ci sbilanciamo, certamente si è parlato del futuro di Lorenzo il Magnifico, futuro a tinte grigie, elevata la discrepanza tra domanda ed offerta. Ma al netto di qualsiasi ragionamento appare evidente che in questo calciomercato, con cifre iperboliche, non corrispondere 5 milioni euri annui richiesti al capitano, sarebbe delittuoso. E questo il Napoli non può permetterselo di certo.

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