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Sotto lo sguardo del Giudizio Universale

Nel cuore del Vaticano, in una zona non visibile al pubblico e nascosta tra i corridoi della Cappella Sistina, si trova uno dei luoghi più carichi di significato e di emozione per la Chiesa Cattolica: la Stanza delle Lacrime. Questo piccolo ambiente, dal nome evocativo, è il primo rifugio del nuovo Papa subito dopo la sua elezione, prima di mostrarsi alla folla in attesa sotto loggia della Basilica di San Pietro.

Cappella Sistina – Foto credit: Musei Vaticani

Un luogo carico di emozione

Il suo nome, Stanza delle Lacrime, non è casuale. Quando un cardinale viene eletto Papa, l’evento è seguito da una serie di cerimonie e riti ufficiali, ma pochi sanno che il momento subito dopo l’elezione è uno dei più intensi. Qui, il Papa eletto si ritira in solitudine per qualche minuto, lontano dagli occhi del mondo, per riflettere e, spesso, per lasciarsi andare a un’emozione travolgente. In molti casi, il Papa si ferma a pregare, consapevole della grandissima responsabilità che gli è stata affidata. Si dice che molti Papi abbiano pianto in quel momento, sopraffatti dalla consapevolezza del compito che li attende.

La Stanza delle Lacrime non è solo un luogo fisico, ma un potente simbolo del passaggio dall’uomo alla figura spirituale. É il momento in cui l’uomo che era stato scelto da Dio, attraverso il Collegio dei Cardinali, entra pienamente nel suo ruolo di guida spirituale universale. Questa stanza è piccola, ma rappresenta uno spazio sacro di riflessione e preparazione, dove il nuovo Papa si ferma un attimo per ritrovare la sua forza interiore, per creare, e per mettersi nelle mani di Dio. Dopo il breve momento di solitudine, il Papa si preparata ad affrontare il suo pontificato.

La Stanza delle Lacrime – Foto Credit: Gazzetta dello Sport

Un rito di vestizione e raccoglimento

Un aspetto affascinante di questo luogo è la preparazione del vestiario papale. Qui il Papa indossa per la prima volta la soutane bianca, il simbolo di purezza e di separazione dal resto del mondo. La soutane è stata storicamente scelta come abito papale dopo che Papa Pio V, nel 1566, stabilì che i Papi dovessero vestire di bianco, in contrasto con le tradizioni precedenti, che prevedevano abiti rossi. Il nuovo Papa può trovare la sua soutane preparata in tre taglie diverse, poichè nessuno sa con certezza quale sarà quella giusta per lui. Questo atto segna simbolicamente la sua consacrazione e l’ingresso ufficiale nel ruolo di successore di Pietro.

La storia della Stanza delle Lacrime si intreccia con quella del conclave e dell’elezione papale. In passato, il conclave si svolgeva in luoghi differenti all’interno del Vaticano, ma la moderna Cappella Sistina, con la sua magnifica centralità è diventata il teatro simbolico della scelta del nuovo Papa. Subito dopo la fumata bianca, che segna l’elezione, il Papa eletto viene condotto in questo posto riservato, per poi ricevere la veste papale e un breve momento di solitudine.

L’emozione di questo attimo è testimoniata anche dai racconti storici, il Papa si ritrova ad affrontare non solo la responsabilità di guidare milioni di fedeli, ma anche la solitudine che accompagna una posizione di tale potere. Alcuni Papi hanno affermato di aver sentito un misto di paura, soggezione, e speranza. Questo momento di riflessione e solitudine, lontano dalle cerimonie pubbliche e dalle aspettative del mondo, diventa quasi un rito di passaggio, dove il Pontefice si prepara spiritualmente e psicologicamente a ricoprire il suo ruolo.

La Stanza delle Lacrime – Foto Credit: EWTN Italia

Storia e aneddoti

  • Giovanni Paolo II, eletto nel 1978, pare abbia pianto intensamente nella stanza, sopraffatto dall’emozione, come ricordato da alcuni presenti.
  • Benedetto XVI raccontò che entrando nella stanza, si sentì “come se una ghigliottina stesse per cadergli addosso”.
  • Papa Francesco, secondo quanto riferito, avrebbe rifiutato inizialmente i parametri più elaborati e chiesto semplicità anche in quel primo gesto da Pontefice, uscito dalla stanza mostrò il suo sorriso smagliante, come ad indicare la sua onnipotente presenza, verso un mondo che necessitava raccoglimenti di preghiera e immensa solidarietà verso i più bisognosi.

Nel corso della storia, la Stanza delle Lacrime ha mantenuto intatta la sua funzione simbolica e spirituale. Ancora oggi, ogni nuovo Papa, prima di farsi vedere dal mondo, si ferma in questo luogo Sacro, dove la solitudine e la riflessione personale prendono il sopravvento sulle luci e i festeggiamenti che seguiranno. Simbolo profondo del cammino interiore del Papa, del suo incontro con Dio, e del difficile compito che lo attende come guida spirituale della Chiesa cattolica. In questo piccolo ma potente spazio, il Papa non è solo un capo religioso, ma un uomo che, nel momento di silenzio, cerca di comprendere la vastità del suo ruolo e la sua connessione con Dio, pronto ad affrontare il mondo con una fede rinnovata e una missione che va ben oltre la persona stessa.

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