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Il Covid-19 imperversa in Italia, in tutta Europa, nel Mondo. L’aumento vertiginoso di positivi in relazione in particolar modo alla variante delta, preoccupa e non poco, in primis le autorità, sullo sfondo la ripartenza dei campionati e dello sport in generale.

A tal proposito è recente l’invito dell’associazione italiana calciatori che, in una lettera inviata ai propri iscritti, ha ribadito, con fermezza e lungimiranza, l’importanza vitale della somministrazione del vaccino contro il Sars Covid-19.

Vaccinarsi equivale ad infondere maggiore tranquillità, maggiore serenità, non solo ai propri compagni di squadra ma, ovviamente, anche nei riguardi delle rispettive famiglie, di tutti i calciatori impegnati nei più grandi tornei, anche se, a dirla tutta, il discorso sarebbe ben più ampio mirando a coinvolgere le categorie inferiori.

Coinvolto direttamente, lo Spezia del patròn Platek che ha visto nei giorni scorsi lo scoppio di un focolaio derivante, molto probabilmente, dalla scelta “no-vax” di due tesserati.

L’obiettivo in sintesi, è quello di seguire la linea del calcio inglese e della Premier League che ha imposto l’obbligo della doppia dose di vaccino, entro il 1 ottobre 2021, a calciatori e staff.

Importare questa idea di fondo sarebbe vitale, preponderante, sia per la conservazione di un appassionante campionato che, lo ricordiamo, aprirà i battenti tra un mese esatto, il 22 agosto, sia per la tutela della salute di atleti e famiglie, indirettamente coinvolte in questa faticosa battaglia.

I dati sono purtroppo in peggioramento, ma ci sono tutti i presupposti affinchè sia possibile lasciarsi alle spalle, un anno e mezzo di incredulità, paura ed agonscia.

FONTE FOTO: SPORTMEDIASET


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