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A Milano in via Torino apre il primo store dove le etichette vengono rimosse per pagare la qualità e non il marchio. Uno store un-branded, con l’idea che non dev’essere un logo a definire la personalità delle persone.

All’interno troviamo circa 100 “marchi” italiani e stranieri che riempiono gli scaffali. La bellezza? Nessuno sa ogni capo da quale maison proviene. Il senso di tutto questo è proprio dare la possibilità di scegliere un capo non per il suo marchio ma bensì per la qualità e la struttura.

La domanda che tutti si pongono però è la stessa. Se il capo costa meno perché con l’etichetta costa di più ?
Perché vendere senza etichetta significa svuotare ad un prezzo più basso i magazzini dei vari brand senza perdere di esclusività ed esporsi troppo.
Il concetto già idealizzato dal gruppo INTREND che però svolge questo meccanismo aziendale solo per il gruppo MAXMARA, YOLO invece non ha confini.

All’interno del negozio troviamo un mega poster che spiega proprio l’idea del brand “ VENDIAMO I CAPI SENZA ETICHETTA DI OLTRE 100 BRAND ITALIANI E INTERNAZIONALI PER LASCIARTI LIBERA DI SCEGLIERE. NON PAGHI LA NOTORIETÀ DEL BRAND MA SOLO IL VALORE DEL CAPO, ACQUISTANDOLO COSÌ A UN PREZZO PIÙ BASSO.”

Una piccola rivoluzione che porta al centro dell’attenzione la qualità del capo ma soprattutto la personalità di chi sceglie.

Grande punto di forza , LA LOCATION. Giocosa, colorata, simpatica, super instagrammabile e soprattutto super creativa per generare migliaia di tik tok.

Insomma il gruppo YOLO non solo ha avuto un idea strabiliante ma ha giocato tanto con le strategie di marketing da diventare in pochi giorni il negozio più visitato da blogger e content creator.

-tutte le foto sono state prese dal profilo Instagram dello store @yolostoremilano-

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