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Via Veneto diventa sala cinematografica da 600 posti per la proiezione di un film simbolo, Vacanze Romane con Gregory Peck e Audrey Hepburn, domenica 24 luglio, e il Parco degli Acquedotti al quartiere Appio Claudio – da cui cominciava il giro in elicottero Marcello Mastroianni nella scena iniziale della Dolce Vita di Federico Fellini e in cui Paolo Sorrentino ha ambientato alcune scene del film Oscar La Grande Bellezza – diventa arena dal 20 luglio al 4 agosto per 600 posti, proiettando capolavori restaurati presentati da grandi autori.

A Roma si riparte dalla memoria e si va verso il futuro per il progetto di Roma Capitale del Cinema, esaltando la vocazione storica della città e al tempo stesso rilanciando su un settore sempre più importante economicamente (migliaia di addetti e produzioni a pieno ritmo) e su cui culturalmente si è deciso di fare ordine per dare continuità, forza e struttura 365 giorni l’anno.

Di “Roma capitale del cinema. Tutto l’anno e in tutta la città” ha parlato il sindaco Roberto Gualtieri e di “rilancio per tutta la città e per tutto l’anno” il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che oggi hanno tenuto a battesimo il piano delle attività della Fondazione Cinema per Roma e presentato chi lo metterà in pratica: il presidente della Fondazione Gian Luca Farinelli e la direttrice artistica Paola Malanga cui spetta la cura della Festa del Cinema, la cui 17/a edizione si terrà dal 13 al 23 ottobre. Il collegamento con la memoria storica unica della Capitale è un punto di partenza ed è uno dei motivi per cui evidentemente la scelta di nuovo presidente della Fondazione è caduta mesi fa su Farinelli, storico del cinema e presidente della Cineteca di Bologna. Questo bagaglio è diverso e complementare, come ha sottolineato l’assessore alla cultura Miguel Gotor, da quello della direttrice Malanga (in aspettativa triennale da Rai Cinema): insieme promuoveranno l’esperienza comunitaria e sociale della visione cinematografica, tentando di aiutare a superare la crisi dell’esercizio.
Tra le novità annunciate, oltre all’arena gratuita agli Acquedotti (a due passi dal luogo cult di Cinecittà) e a Vacanze Romane, sempre a ingresso libero, all’ombra di Porta Pinciana, la conferma dell’altra arena, Floating Theatre Summer Fest, la rassegna di film sull’acqua al laghetto dell’Eur, ideata e organizzata da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori artistici di Alice nella città, in collaborazione con Eur spa, in programma dal 18 agosto al 24 settembre e completamente ecocompatibile. Tutte arene estive che si aggiungono a quelle ad esempio dei ragazzi del Cinema America. Intanto dal 16 giugno prenderà il via la decima edizione di Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti, con una selezione del cinema italiano d’autore più innovativo, fra ricerca e sperimentazione, mentre sempre dal MAXXI fra novembre e dicembre si terrà l’Extra Doc Festival tutto incentrato sul documentario. Dal 1 gennaio 2023 Roma Capitale – è stato annunciato oggi dal sindaco Gualtieri – affiderà la gestione e la programmazione della Casa del cinema diretta da Giorgio Gosetti alla Fondazione cinema per Roma che si doterà così di una sala cinematografica e di una struttura. Quanto alla Festa del Cinema di Roma, il cui cartellone sarà annunciato il 22 settembre e sul cui budget si parla (senza cifre) di un incremento di investimento, il progetto per la 17/a edizione dal 13 al 23 ottobre è stato illustrato da Paola Malanga. La novità più grande è l’introduzione del concorso internazionale dal titolo Progressive Cinema cui saranno affiancate tre sezioni non competitive Freestyle, “con la scommessa di mostrare su grande schermo ogni tipo di formato, durata e stile, dalla videoarte alla serie tv”, Grand Public con i titoli più mainstream e poi Restauri e Retrospettive. Gli incontri con il pubblico, da sempre un pezzo forte della Festa, restano confermati con formati però diversi dal passato: Paso Doble, con un dialogo tra due autori e Absolute Beginners, in cui un autore affermato rievocherà i propri primi passi nel cinema. “Non sarà un festival di prime mondiali, che lasciamo in prerogativa alla Mostra del cinema di Venezia – ha detto Malanga – piuttosto sarà una Festa accogliente, aperta al nuovo cinema e senza precludere le piattaforme”.

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