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Fonti della Protezione civile affermano che i passeggeri del volo in arrivo dall’India saranno divisi tra Cecchignola e Covid hotel

I 211 passeggeri, più 3 bambini, a bordo del volo da Nuova Delhi in arrivo stasera a Roma saranno portati in due strutture della capitale per i tamponi e gli ulteriori controlli sulla presenza eventuale di casi di variante indiana del coronavirus, secondo quanto si apprende da fonti della Protezione civile nazionale. In particolare, 50 andranno alla cittadella militare della Cecchignola, gli altri in un Covid hotel. Sul tema si è svolta una riunione di coordinamento con la Protezione civile regionale del Lazio, secondo quanto si apprende.  Dopo esser state sottoposte a tampone anti-Covid, le persone in questione dovranno fare a un periodo di isolamento di 10 giorni, terminato il quale potranno lasciare le strutture dopo esser state sottoposte a nuovo tampone che dimostri la negatività al Covid. Solo qualche giorno fa si era registrato l’intervento del ministro della Salute, Roberto Speranza, proprio sugli arrivi dall’India: “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione”, aveva scritto il ministro sul suo profilo facebook. Situazione critica a Nuova Delhi L’aereo in arrivo a Roma questa sera proviene da New Delhi, città in cui si stanno cremaando più di 600 corpi al giorno nell’ultima settimana. A riferirlo è Jai Prakash, sindaco della North Delhi Municipal Corporation (NDMC), una delle corporazioni municipali cittadine, in un colloquio con la Cnn. L’India, il Paese al momento più colpito dalla pandemia, ha superato i 200mila decessi causati dal Covid e gli esperti ritengono anche che il numero sia decisamente sottostimato. “Cominciamo a ricevere i corpi al mattino e continuano ad arrivare per tutta la giornata. Dobbiamo chiudere per la notte altrimenti la gente ci porterebbe i corpi anche dopo il tramonto”, ha aggiunto Suman Kumar Gupta, funzionario del Nigambodh Ghat, il più grande sito di cremazione di New Delhi, interpellato dall’emittente americana. Secondo i dati della Johns Hopkins University, il Paese ha registrato un nuovo record di 360.927 casi e 3.293 morti nelle ultime 24 ore. 

Fonte: www.rainews.it

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