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Italia-Svizzera di questa sera, non sarà una partita, sarà LA partita. Allo Stadio Olimpico di Roma, sono attesi circa 52 mila spettatori, pronti a fondersi con la squadra di Roberto Mancini e ad infondere energia adrenalinica agli azzurri. Match point da non fallire perchè, diciamolo in tutta franchezza, toppare il match di questa sera, potrebbe voler dire, rivalutare persino la vittoria dell’Europeo, maturata nel mese di Luglio. Ci troviamo nel girone C per le Qualificazioni a Qatar 2022, e la classifica recita:

ITALIA 14 punti, SVIZZERA 14 punti, BULGARIA 8 punti, IRLANDA DEL NORD 5 punti, LITUANIA 3 punti.

Due le partite alla fine per Chiellini e compagni, quella di questa sera proprio contro la Svizzera di Yakin e quella di lunedi 15 novembre a Belfast, contro l’Irlanda del Nord, che potrebbe risultare una formalità, ma lo si sa, il condizionale in questi casi è d’obbligo e la prudenza non è mai troppa.

Ricordiamo che le prime classificate di ogni gruppo staccheranno il pass per il Mondiale in Qatar, le seconde saranno impegnate negli spareggi e, sappiamo tutti, come andò l’ultima volta. Al timone della Nazionale illo tempore, c’era Gian Piero Ventura, ex tecnico tra le altre di Bari e Torino, la partita Italia-Svezia. Ma quella è un’altra storia, l’obiettivo è certamente scacciare i fantasmi del passato ed alzare la soglia dell’attenzione, il tutto nella magnifica cornice dello Stadio Olimpico, vestito certamente a festa, nel ricordo di una colonna del giornalismo sportivo, Giampiero Galeazzi.

Stadio Olimpico, 12 novembre 2021
Italia-Svizzera

LE FORMAZIONI UFFICIALI DI ITALIA-SVIZZERA (ore 20,45, Stadio Olimpico):

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Locatelli; Chiesa, Belotti, Insigne.

SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Widmer, Akanji, Schar, Rodriguez; Zakaria, Freuler; Steffen, Shaqiri, Vargas; Okafor.

LA PARTITA

Italia che parte con il piede sull’acceleratore, ci prova in apertura Federico Chiesa ad incunearsi nella difesa elvetica, esterno della Juventus addirittura triplicato. Svizzera che non resta confinata nella propria metà campo, tanto che all’11’ i rosso-crociati passano incredibilmente in vantaggio con l’ex Udinese, Silvan Widmer. Contropiede ospite, bel lavoro di Okafor sull’out di sinistra, palla dietro per il terzino destro che spara sotto l’incrocio. Sfiora Donnarumma, ma non può evitare lo 0-1 in favore della squadra di Yakin. Svizzera che ci prova con insistenza, Italia troppo imprecisa tecnicamente, contratta. Aleggiano i fantasmi del lontano 2017, che tanto lontano non sembra. Azzurri che però non ci stanno e provano a scuotersi immediatamente: interessante l’affondo di Emerson Palmieri sulla fascia mancina, sfera scaricata al limite dell’area di rigore per Jorginho che apre il piattone destro, palla smorzata da Akanji e che carambola sul piede di Barella che, da due passi, spara su Sommer, autore di un fantastico intervento (22′). Partita lenta e tattica, questo chiaramente fa il gioco di Freuler e compagni che tengono bene il campo e che sfiorano il raddoppio con il colpo di testa di Schar, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, sul quale risponde presente Donnarumma (31′). Il pubblico sugli spalti è praticamente esemplare, urlo liberatorio che arriva al 36′, quando Di Lorenzo fa 1-1. Punizione dalla trequarti di sinistra calciata da Lorenzo Insigne, uscita vuoto di Sommer, lesto ed intelligente il terzino azzurro ad anticipare il numero uno della Svizzera. Attimi di “terrore” per il controllo al Var del direttore di gara, il signor Taylor, che fortunatamente si conclude con un grande sospiro di sollievo. Al 37′ è 1-1 tra Italia e Svizzera. Secondo goal per il terzino del Napoli, dopo quello messo a segno contro la Lituania, in queste qualificazioni mondiali. Due i minuti di recupero, nei quali praticamente non accade più nulla, all’intervallo è parità. Seconda frazione di gioco che si apre con uno squillo elvetico, ancora con un indemoniato Okafor, rischia nell’occasione Bonucci, reo di aver colpito la palla con la mano, Taylor perà lascia correre. L’ Italia non punge, la Svizzera controlla agevolemente. Roberto Mancini mischia le carte in tavola, doppia sostituzione tra le fila dei padroni di casa: subentrano Sandro Tonali e Domenico Berardi, in luogo di Manuel Locatelli ed Andrea Belotti. Azzurri con il falso nueve, ai lati confermatissimi Chiesa ed Insigne. Ed è proprio l’esterno del Sassuolo che prova a creare scompiglio con Zakaria che si rifugia in corner (66′). Al 70′ abbandona il terreno di gioco Barella, non al meglio dopo il derby, al suo posto Bryan Cristante. Bella combinazione tra Emerson Palmieri e Tonali, controlla in tuffo però Sommer (72′). Entrano anche Raspadori e Calabria per il forcing finale, Svizzera tutta arroccata nella propria metà campo. Trascorrono i minuti, si mette in proprio Federico Chiesa, destro alto e sbilenco (84′). Quanto tutto pare perduto ecco l’episodio spacca partita: lancio lungo per Berardi che parte sul filo del fuorigioco, ingenuo Zakaria che lo spintona da dietro in modo irregolare, Taylor fa proseguire ma poco dopo viene richiamato al Var decretando il penalty al 90′. Sul dischetto si presenta Jorginho che però spara alto, proprio colui che nel match d’andata, a Basilea, aveva fallito dagli undici metri. Italia stordita, match che si conclude sull’1-1. Esulta la Svizzera, si lecca le ferite un’Italia brutta e non baciata dalla fortuna, servirà un miracolo per il primo posto nel girone.


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