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Il progetto nazionale “I Sacri luoghi dell’Arcangelo Michele” (Centro Culturale Studi Storici di Olevano sul Tusciano) insieme all’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena”, con il patrocinio del Comune di Olevano sul Tusciano (SA) e del Comune di Monte Sant’Angelo (FG) e con la collaborazione della Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo e della Parrocchia della Madonna del Carmine di Monte Sant’Angelo e con il partenariato mediatico de “Il giornale di Monte” hanno promosso e organizzato un importante evento culturale nella città dell’Arcangelo Michele.

L’iniziativa nasce in seno a “I Sacri luoghi dell’Arcangelo Michele”, progetto ideato ad Olevano sul Tusciano a partire dal 2016.

Il Progetto ha come obiettivo principale la creazione di una rete tra Enti Amministrativi ed Ecclesiastici, nonché Associazioni appartenenti a luoghi legati al culto di San Michele Arcangelo attraverso la sottoscrizione di protocolli d’intesa, nella prospettiva di un reciproco scambio culturale che possa contribuire ad una adeguata valorizzazione storica e religiosa, unita ad una promozione turistica dei paesi aderenti, spesso poco conosciuti, che conservano una viva tradizione legata al culto dell’Arcangelo.

Ad oggi, hanno aderito circa 50 enti. Tra gli insigni studiosi che si sono uniti alla rete ricordiamo anche il Prof. Giorgio Otranto e la Prof.ssa Immacolata Aulisa dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, S.E. Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi – Conza – Nusco – Bisaccia e don Marcello Stanzione.

Tra le numerose attività culturali del Progetto, vanno ricordati il Concorso Internazionale di Poesia “Quis ut Deus? – San Michele Arcangelo” giunto alla sua terza edizione ed il giornale “I Sacri luoghi dell’Arcangelo Michele”, supplemento al mensile di Cultura “Il Saggio”. Inoltre, il Progetto organizza, nei diversi luoghi aderenti, molteplici presentazioni di libri sul culto micaelico di autori locali e non.

Nell’ottica di tali iniziative, il 12 dicembre si è svolta, nella Sala Convegni della Basilica di San Michele a Monte Sant’Angelo, la presentazione del libro “L’Arcangelo Michele e i suoi devoti

amici” (Sugarco Edizioni S.r.l., 2018) di don Marcello Stanzione, che ha visto la presenza di un nutrito numero di partecipanti.

Don Marcello Stanzione è uno studioso di fama internazionale: è il rifondatore dell’Associazione cattolica Milizia di San Michele Arcangelo, per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli; ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica, tradotti anche all’estero; nel 2013 ha ricevuto la medaglia dal Senato della Repubblica per meriti culturali; tiene numerose conferenze, sia in Italia che all’estero, su temi di angelologia, mariologia e agiografia.

Dopo i saluti del Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pier Paolo D’Arienzo, dell’Assessore alla Cultura di Monte Sant’Angelo, Rosa Palomba, del Rettore del Santuario, padre Ladislao Suchy e del Presidente di “Monte Sant’Angelo Francigena”, Matteo Rinaldi, l’Autore ha dialogato con Michele Cicatelli, Delegato alla Cultura del Comune di Olevano sul Tusciano e Responsabile de “I Sacri luoghi dell’Arcangelo Michele”.

In tale occasione, il Delegato alla Cultura di Olevano Michele Cicatelli, dopo aver ampiamente illustrato anche il valore storico, artistico, archeologico e religioso della Grotta di San Michele Arcangelo di Olevano sul Tusciano e distribuito degli opuscoli riguardanti la cittadina del salernitano, ha invitato ufficialmente padre Ladislao e la comunità dei Micheliti e l’Amministrazione di Monte Sant’Angelo a visitarla.

Don Marcello, durante la sua magistrale conferenza, ha sottolineato che: “Michele (Mikhael) è un nome ebraico composto da tre parti: Mi-Kha-El = Chi (è) come Dio? che può essere definito come un grido di battaglia in difesa dei diritti dell’Onnipotente. San Michele, patrono della Chiesa universale, è certamente lo spirito celeste più importante e svolge numerose funzioni. Nell’antichità era associato alla guarigione fisica per mezzo dell’acqua. La tradizione cristiana ha continuato quella ebraica, dedicandogli fonti e acque curative. Altra funzione del santo arcangelo è quella di turiferario: il fumo dell’incenso nella liturgia simboleggia le nostre preghiere da lui presentate a Dio. Michele è ricordato inoltre come psicopompo, cioè conduttore dell’anima dei morti al Giudizio di Dio. Moltissimi santi e mistici hanno avuto una particolare devozione per San Michele”.

Nel libro, infatti, vengono presentati dall’autore 50 figure di santi a lui molto legati, tra cui ricordiamo: San Francesco d’Assisi, che praticava la Quaresima in onore dell’Arcangelo Michele e che, proprio durante la Quaresima del 1224, sul monte Alvernia, ricevette le stigmate; Santa Giovanna d’Arco fu guidata e assistita da San Michele nella liberazione della Francia; San Francesco di Paola in una visione ricevette dall’Arcangelo San Michele uno scudo, al cui centro campeggiava la parola Charitas, che divenne il motto della sua congregazione dei Minimi; Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrisse che la devozione a San Michele è un segno di predestinazione e volle l’Arcangelo come protettore dei suoi Redentoristi. Tra i devoti amici di San

Michele, ricordiamo inoltre: San Giovanni de la Salle, San Luigi Maria Grignion de Montfort, la Beata Anna Katharina Emmerich, il Beato Bartolo Longo, Santa Teresa della Croce, San Pio da Pietrelcina, Santa Faustina Kowalska.

Infine, padre Ladislao ha donato a Michele Cicatelli la celebre “Pietra di San Michele”, con il certificato di autenticità, che recita: «Si attesta e si certifica che il presente frammento della “Pietra di S. Michele” è stato prelevato dalla Grotta delle Apparizioni di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano».

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