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Oramai la galleria dei nostri telefoni è piena di foto che immortalano un momento, che sia un luogo, una persona, una cosa, ogni immagine rappresenta, tradotta, un ricordo nella nostra memoria.

Nel telefono di un bevitore di vino ci sono migliaia di bottiglie immortalate che per chi le ha bevute sono il rimando ad una sensazione organolettica o emozionale di un liquido che per qualche mese, anno o decennio, li dentro a quelle bottiglie c’è vissuto.

Quello di oggi è un vino bevuto esattamente il 13 novembre 2021 in occasione dell’evento Gambero Rosso dedicato alle etichette premiate Tre Bicchieri nella guida Vini d’Italia 2022.

Ancora oggi quell’assaggio è un bellissimo ricordo.

Abbandonate l’idea di un bianco da bere giovane, con il verdicchio marchigiano Il San Lorenzo Bianco della Fattoria San Lorenzo bisogna aspettare diversi anni.

Fermentato in acciaio con lieviti indigeni e senza il controllo della temperatura, passa circa un decennio in cemento e acciaio prima di essere imbottigliato e commercializzato.

La selezione delle uve avviene solo nelle annate migliori quando si sa che poi nel calice si potranno ritrovare aromi, profumi, morbidezze tali da inebriare il degustatore.

Un vino eccellente, longevo, complesso, dove si ritrovano le erbe, la frutta gialla matura e sicuramente la frutta secca accompagnata da sentori mielati. Struttura e morbidezza avvolgono il palato lasciando poi spazio ad un finale sapido e balsamico. Sicuramente un vino persistente che incanta già quando lo si versa con quel suo oro intenso e penetrante.

Un vino che dedichiamo agli amanti dei bianchi d’autore.

E ora avete bisogno solo di un bel calice leggero e ampio che lo contenga, un formaggio stagionato, un camino acceso e…

Cheers cari lettori!

Fonte foto: Brigida Mannara

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