Da Zurigo all’Europa, Just Eat e la robotica in quattro zampe lanciano la consegna del cibo a domicilio del futuro.
Immagina di ordinare la pizza, aprire la porta e trovarci un piccolo “cane-robot” con il contenitore del cibo al posto del collare. Non è fantascienza: nella città di Zurigo (Svizzera) è già realtà grazie alla collaborazione tra Just Eat e la start-up di robotica RIVR.
Il “cane-fattorino”: come funziona
Il robot-cane, grazie all’intelligenza artificiale fisica (“Physical AI”), è in grado di muoversi autonomamente fra ostacoli urbani — bidoni della spazzatura, gradini, pedoni, ciclisti — e di percorrere strade anche in condizioni meteorologiche difficili (pioggia, neve, vento).
La sua velocità massima è intorno ai 15 km/h, e al suo interno può trasportare un vano isolato fino a circa 40 litri per il cibo.
Secondo le aziende coinvolte, questa tecnologia potrebbe ridurre i costi dell’“ultimo miglio” (la parte più costosa della consegna) fino al 40%.
Perché succede ora
- Il boom del delivery durante e dopo la pandemia ha reso evidente che le consegne «classiche» con rider umani hanno limiti: costi elevati, rischio traffico, logistica complicata.
- L’automazione urbana (robot, droni, veicoli autonomi) diventa un vettore strategico per le aziende che vogliono essere più rapide, più sostenibili e più efficienti.
- L’Europa appare pronta a sperimentare: Zurigo è solo il punto di partenza.
Quali implicazioni per noi
- Esperienza quotidiana diversa: ordinare online potrebbe diventare ancora più «instant», anche in città medio-piccole. Un robot-cane può evitare ingorghi o ritardi umani.
- Impatto sul lavoro: cosa succederà ai rider umani? Non si tratta solo di sostituire persone con robot, ma di ripensare modelli di consegna, ruoli e regolamentazioni. Alcuni lavoratori potrebbero essere spostati su ruoli misti (supervisione, manutenzione, assistenza).
- Etica e sicurezza: i robot nelle strade pongono domande: come evitare collisioni, come gestire gli imprevisti, come tutelare i dati delle consegne e la privacy.
- Sostenibilità: ridurre l’impatto ambientale delle consegne (meno veicoli a combustione che girano) è uno degli obiettivi dichiarati. Tuttavia, serve valutare anche il ciclo di vita dei robot stessi.
Curiosità da sapere
- Il progetto è già in corso a Zurigo, con l’intenzione di espandersi in altre città europee entro il 2025.
- I video dei “cani robot” stanno già girando sui social: la combinazione di tecnologia avanzata + design “amichevole” li rende molto virali.
- Il termine “Physical AI” è interessante: non solo un algoritmo che guida, ma un’intelligenza progettata per interagire fisicamente con il mondo reale (scalini, pavimentazioni irregolari, pioggia).
Se pensavi che la consegna a domicilio fosse già “lampo”, preparati: tra poco il tuo “fattorino” potrebbe avere quattro zampe e occhi elettronici. Una realtà che sembrava uscita da un film, e invece è dietro l’angolo. Per noi, resta da capire come questa trasformazione influenzerà la città, il lavoro, il nostro modo di ordinare cena — e magari anche come “feeling” quotidiano: chissà se ci affezioneremo più al robot che al rider umano.



