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La frittata, domestica e popolana!

Chi è la “Cenerentola” delle pietanze? povera e umile, antica e gustosa ? la frittata!

È terza in ordine di evoluzione pollina: prima la gallina, poi l’uovo e infine la frittata!

Lei, che è fatalmente segregata in questi tempi moderni che non le donano giustizia, affollati di individui privi di memoria storica che la rivedono solo come piatto di ripiego che prende il nome di “niente in frigo”. 

I menu dei ristoranti stellati la ignorano, e forse anche i libri di ricette, e pare appunto non oltrepassi le pareti domestiche; ma la storia testimonia la sua antica bontà, le riconosce i gustosi meriti, grazie ai quali ha soddisfatto generazioni di palati, sfamato e nutrito gente di ogni stirpe italica e di ogni etnia.

Il termine “frittata” deriva dal verbo friggere, che i romani si divertivano anche a chiamare ovorum intrita (impasto di uova), che non ha nulla a che vedere con l’omelette, francese, nata già aristocratica, diremmo con la puzza sotto al naso.

La frittatina nostra, invece, è popolare.

L’ effluvio della fortàgia con le cipolle si espande tra le calli di Venezia, avvolta in carta, va in gondola. L’odore di scamorza affumicata della frittàt di maccheroni alla napoletana invade i quartieri della città partenopea. L’ aroma del grana con gli spinaci della fritada milanese si mescola alla nebbia dei Navigli. Il profumo di basilico della frità col pesto alla genovese s’infila negli stretti carrugi del capoluogo ligure. La fragranza della frittata romanesca alla burina si diffonde da Trastevere al ghetto romano fino a intrufolarsi, mescolata con l’odore dell’incenso, nei palazzi vaticani.

L’omelette sta alla frittata come il calzone sta alla pizza. Entrambi ripiegati egoisticamente su se stessi, cotta solo su un lato. La francesina è buona, non possiamo negarlo, stuzzicante e altrettanto varia di gusti. Ma, qui in Italia, ci piace chiamarla così, in modo solare, con il suo carattere esplosivo; 

Un uovo, una punta di coltello di farina e due cucchiaiate di latte a testa, oppure pane grattugiato e acqua, bastano a rendere il piatto pronto, gustoso e, se cotta lentamente sarà assai leggera..senza dimenticare la ricetta di quella rinforzata da pepe, ma tanto tanto pepe, e formaggio!

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