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Habemus verdetto…

-10 alla “Vecchia Signora”, è questa la decisione della Corte d’Appello della FIGC, penalizzazione concernente chiaramente l’ormai noto filone delle plusvalenze, prosciolti invece i sette dirigenti, complice la rimodulazione (rimotivazione) della propria responsabilità. Nello specifico, i nomi in ballo corrispondono agli idenkit di: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Mary Hughes, Assia Grazioli Venier ed Enrico Vellano.

“Chiamata dal Collegio di Garanzia dello Sport a rinnovare la sua valutazione sulla sanzione da irrogare a carico della Juventus per il cosiddetto “caso plusvalenze”, la Corte Federale d’Appello ha sanzionato il club bianconero con dieci punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva”.

Questo è quello che appare sul sito della Federcalcio in merito alla nota vicenda che sta ormai attanagliando l’universo Juventus da mesi a questa parte.

Di seguito il comunicato del club bianconero:

“Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale”.

Chi si è pronunciato immediatamente sull’esito della sentenza è stato Francesco Calvo, Chief Football Officer della Juventus, il quale non ha escluso un ulteriore ricorso, il tutto chiaramente dopo un’attenta lettura ed analisi circa le motivazioni della stessa.

E non è finita qua, perchè il 15 Giugno è infatti fissata l’udienza per il secondo filone, quello relativo alla spinosa questione “manovra stipendi”.

La Juventus trema.



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