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Nel mondo dello sport, che sia calcio o qualsiasi altra disciplina, ci sono degli atleti che convivono con la celiachia. Ma cosa vuol dire essere celiaci? E’ una patologia dell’apparato digerente che danneggia l’intestino tenue interferendo con l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. Le persone affette da celiachia sono intolleranti al glutine, sostanza proteica contenuta nella maggior parte dei cereali: frumento, farro, orzo, segale, kamut, spelta, triticale, avena. L’ingestione di questa sostanza nel soggetto celiaco, provoca una reazione immunitaria abnorme da parte dei linfociti presenti nei villi intestinali che ricoprono le pareti dell’intestino tenue, l’organo deputato all’assorbimento delle sostanze nutritive nel sangue. Questa reazione rende l’intestino tenue sempre meno capace di assorbire le sostanze nutritive, causando alterazioni fisiologiche e malnutrizione che determina, nelle forme più gravi e tardivamente diagnosticate, gravi lesioni alle pareti dell’intestino tenue. In poche parole, chi è celiaco deve seguire uno stile di vita alimentare totalmente opposto da quello di una persona che non soffre di questa malattia.

“La dieta di uno sportivo – come ci ha raccontato la futura nutrizionista Rita  – deve garantire un apporto di energia e nutrienti. Per un affetto di celiachia, l’attenzione verso l’alimentazione deve essere ancora più alta. L’atleta dovrà praticare un attività continua che dura tra i 30 minuti alle 4 ore. Esso brucia dalle 6000 alle 8000 kcal. Gli elementi essenziali – ha aggiunto – sono legumi, frutta, ortaggi, latte e derivati, pesce e olio d’oliva. L’alimentazione deve essere completa così da garantire anche un basso indice glicemico che la velocità con cui il livello di zuccheri sale nel sangue. Per lo sviluppo fisico e muscolare, l’atleta deve far riferimento al 55% di carboidrati, 30% di grassi di origine animale o vegetale e 15 % di proteine sia animali che vegetali”. 

“L’alimentazione da sportivo non varia più di tanto – ha dichiarato il personal trainer Giulio Sorbo -. E’ consigliabile una buona alimentazione a base di legumi e verdura. Tanti atleti come nel crossfit usano la paleo dieta: anche se non sono celiaci, non amano assumere il glutine e per questo si consiglia una dieta mediterranea o paleo. Per una giornata tipo da crossfiter professionista, l’alimentazione giusta deve contenere acqua, carboidrati in forma di gel o polvere, integratori, un paio di Meal Completi (pasta sg o riso bianchi + pollo o tacchino per esempio): uno da mangiare durante la giornata nel caso avessi tempo tra una heat e l’altra. L’altro, alla fine della gara. Per quanto riguarda gli snack, ossia tutto ciò che definiremo “uno spuntino facilmente digeribile” che si potrebbe mangiare nel caso si avesse meno tempo o voglia di mangiare qualcosa in più, è la frutta fresca, frutta omogeneizzata, fonti proteiche omogeneizzate, omelette di albumi, pane bianco, gallette, marmellata, pain d’epices, patate dolci. Per quanto riguarda l’idratazione – ha aggiunto – in queste giornate in cui la fatica muscolare e nervosa aumenteranno in maniera sensibile, bisogna rimanere idratati, bevendo una quantità più che sufficiente di acqua ed elettroliti. Esistono delle tavolette di elettroliti che si sciolgono in acqua. Sarebbe utile assumerle già dal giorno prima, soprattutto se si suda molto, o se so deve gareggiare in un clima molto caldo o soffri di crampi. Per lo sviluppo fisco con una dieta ben bilanciata e integratori mirati si vedrà la differenza. Secondo alcuni nutrizionisti – conclude – una dieta senza glutine facilita la digestione rendendola più rapida e più semplice. Quindi anche chi non è celiaco, per migliorare le performance atletiche può eliminare il glutine dalla sua dieta quotidiana. Inoltre, migliorerebbe l’assorbimento di vitamine e minerali”.

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