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LE FORMAZIONI UFFICIALI:

Milan (3-4-3): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Fofana, Reijnders, Theo Hernandèz; Pulisic, Jovic, Leao.

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler, Ferguson; Ndoye, Fabbiàn, Orsolini; Castro.

LA PARTITA

Il primo guizzo del match è del solito Rafael Leao, sgusciante serpentina del portoghese che vede nel mezzo l’inserimento, a fari spenti, di Alex Jimenez, palla che però non inquadra lo specchio della porta difesa da Skorupski. Ferguson ci prova dalla distanza, Ndoye autentica spina nel fianco ma contenuto da un attento Tomori. Al 10′ doppia clamorosa occasione da goal per il Milan di Conceicao, prima con l’auto-petto di Beukema, poi con il tap-in ravvicinato dell’avvoltoio Jovic, su cui si supera l’estremo difensore polacco. Orsolini scalda i motori, Castro in perenne pressing su Gabbia, con il tentativo chiaro di indurre il centrale azzurro in errore. Il primo giallo del match è ai danni dell’ex Chelsea, frutto degli svariati interventi su un ficcante Ndoye, cui fa seguito lo stacco di testa di Holm direttamente da calcio d’angolo, Maignan però c’è e risponde presente. Ferguson abbatte Leao lanciato in contropiede, proteste vibranti della panchina del Milan, vista la pericolosità dell’intervento del centrocampista scozzese che, nella circostanza, ha la peggio. Seconda frazione di gara che si apre con il vantaggio della squadra di Vincenzo Italiano, palla filtrante per Orsolini, intervento disperato e salvifico di Theo Hernandèz che, involontariamente, serve la palla vincente ad uno scatenato Ndoye che insacca alle spalle di un incolpevole Maignan (53′). Milan aggrappato alle scorribande di Leao, giallo anche per Fabbiàn. Jovic spreca una ghiotta chance costruita dalla discesa poderosa di Fofana, triplo cambio per i rossoneri che gettano nella mischia Walker, Joao Felix e Gimenèz in luogo di Tomori, Jimenèz e Jovic. Bologna che risponde con Casale e Pobega per Orsolini e Fabbiàn, al 70′ bello spunto di Theo Hernandèz che ruba palla ad Holm, con Gimenèz perà che non conclude al meglio. Botta da fuori di Ndoye, classica girandola di sostituzioni che culmina nell’imbucata, vana, di Reijnders per Leao. Sei i minuti di recupero decretati dal direttore di gara Mariani, nei quali però non accade più nulla. Estasi Bologna che alza al cielo la sua terza Coppa Italia.

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