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La Lazio di Maurizio Sarri per restare attaccata al treno per le zone nobili, il Venezia di Paolo Zanetti per continuare a sorprendere ma soprattutto per mettere fieno in cascina. In campo al Penzo arancio-neroverdi e capitolini per un match che si prospetta carico di intensità e voglia di fare. Padroni di casa che dovranno fare a meno di Henry, al suo posto Forte in coppia con Kiyine, alle loro spalle agirà il solito Aramu. Sarri sceglie Basic in mediana, assente Immobile, attacco tutto estro e fantasia formato da Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni.

LE FORMAZIONI UFFICIALI DI VENEZIA-LAZIO:

VENEZIARomero; Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Ebuehi; Crnigoj, Vacca, Ampadu; Aramu, Forte, Kiyine.

LAZIOStrakosha; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Milinkovic, Cataldi, Basic; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni.

LA PARTITA

Dopo soli tre minuti di gioco la Lazio passa in vantaggio grazie all’assolo di Pedro, spagnolo che fa tutto da solo eludendo l’intervento di Romero, depositando la sfera in fondo al sacco (3′). Intorno al quarto d’ora sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi, bello lo scambio tra Zaccagni e Milinkovic-Savic, serbo che serve Cataldi che, complice la chiusura di Caldara, non riesce a concludere in modo adeguato. Al 20′ è il turno di Basic, destro da fuori dell’ex Bordeaux che termina la sua corsa di poco alto sopra la traversa. Lazio in totale controllo del match, ma che alla mezz’ora trova il goal del pari con Francesco Forte: assist vincente di Aramu, girata vincente del numero 9 alla sua prima marcatura in Serie A. Venezia che alza progressivamente il baricentro, tanto che al 35′ ha una doppia occasione per passare in vantaggio prima con Caldara poi con il suo numero 10, in entrambe le circostanze attento Strakosha. Lazio smarrita, Mazzocchi sfiora il 2-1, la sua conclusione non inquadra però lo specchio di porta. Ospiti che puntano in particolar modo sulle catene esterne, al 40′ è Marusic ad avere una chance, destro fiacco parato senza troppi problemi da Romero. Due i minuti di recupero concessi dal signor Maresca, nei quali non accade praticamente più nulla, all’intervallo tra Venezia e Lazio è 1-1. Seconda frazione di gara che si apre con l’immediato goal ospite: calcio d’angolo di Cataldi, Acerbi cerca di spingere la palla in porta e in effetti ci riesce. Ciò che conta è che i biancocelesti si portano sul 2-1, da chiarire l’autore del goal (48′). Zanetti richiama Vacca e Kiyine, dentro al loro posto Busio e Okereke. Match blando, al 65′ bella palla di Milinkovic per Basic, croato che da ottima posizione fa il solletico a Romero che blocca la sfera. Consueta girandola di sostituzioni, doppio cambio per la Lazio ordinato da Sarri: abbandonano il terreno di gioco Basic e Radu per Luis Alberto e Lazzari (74′). A otto dalla fine problema muscolare per Acerbi, ex Sassuolo che si accascia in area di rigore avversaria toccandosi la coscia sinistra, Lazio momentaneamente in dieci uomini. Pochi istanti dopo ammonito Caldara, complice un intervento duro su Pedro (85′). In pieno recupero espulso Tessmann, davvero brutto il fallo commesso ai danni di Luis Alberto, ma è proprio il numero 10 che sul gong cala il tris con una magia sotto la traversa. Tre punti fondamentali quelli colti dagli uomini di Sarri al Penzo, biancocelesti che restano in scia di Fiorentina, Roma e Juventus, in attesa dei regali di Natale che l’ex tecnico del Napoli si auspica di scartare.



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