LE FORMAZIONI UFFICIALI:
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Lukaku, Raspadori.
CAGLIARI (3-5-2): Sherri; Zappa, Mina, Luperto; Zortea, Makoumbou, Adopo, Deiola, Augello; Viola, Piccoli.
LA PARTITA
La prima chance del match è di Raspadori, movimento sgusciante dell’ex Sassuolo che conclude però a lato. Trascorrono cinque minuti di gioco e sono ancora i partenopei a mettere paura a Sherri, prima con Gilmour, poi con Politano che non inquadra lo specchio di porta. Assedio azzurro con la girata di Rrahmani, cui fa seguito il mancino di Lukaku sul quale si oppone un attento Mina. Fase centrale molto spezzettata complici i problemi audio tra direttore di gara e assistenti ma, di fatto, il copione dell’incontro non muta, Spinazzola si fa ipnotizzare dall’estremo difensore sardo, che però nulla può, al 41′, sulla girata volante del solito, incontenibile, McTominay, su pennellata di Politano, con il Maradona in estasi. Seconda frazione di gara che si apre con il raddoppio dei padroni di casa, lancio dalla retrovie per l’inserimento a campo aperto di Romelu Lukaku, che prima si sbarazza di Mina, per poi depositare con il suo mancino educato la sfera in fondo al sacco (51′). Match che cala di intensità, condito dalla canonica girandola di sostituzioni, da una parte e dall’altra, dentro tra le fila rossoblù Palomino, Marin e Kingstone in luogo di Viola, Zortea e Makoumbou, cui risponde Stellini, che getta nella michia Neres e Simeone, out Politano e uno stremato Lukaku, che chiude il suo torneo con un bottino di 14 goal e 10 assist. Il cronometro scorre inesorabilmente, il quarto tricolore è a millimetri, l’adrenalina alle stelle, cinque i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, nei quali però non accade più nulla. Il Napoli di Antonio Conte è ufficialmente Campione d’Italia.
