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Posticipo serale che chiude il turno infrasettimanale, valido per la 15^ giornata di Serie A, sarà quello tra la Lazio di Maurizio Sarri e l’Udinese di Luca Gotti. Biancocelesti con una missione, non perdere ulteriore terreno dalla zona Europa League, bianconeri per mettere fieno in cascina e non sprofondare nella parte più bassa della classifica. L’appuntamento è per le 20,45, luogo dell’incontro l’Olimpico di Roma, tana dei capitolini. Sarri si affida ai suoi uomini migliori, torna dal 1′ sull’out di destra Manuel Lazzari, confermatissimo il tridente Pedro (recuperato), Immobile e Felipe Anderson. Qualche novità invece per il tecnico friulano: Perez prende il posto di Nuytinck al centro della retroguardia, in avanti intoccabile Deulofeu che agirà alle spalle di Success e Beto.

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

LAZIOReina; Lazzari, Patric, Acerbi, Hysaj; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Immobile, Felipe Anderson.

UDINESESilvestri; Perez, Becao, Samir, Udogie; Molina, Walace, Jajalo, Deulofeu; Success, Beto.


LA PARTITA

E’ notte fonda per la squadra di Sarri, sin dalle primissime battute di gara. Dopo un discreto avvio di Immobile e compagni, al 17′ a passare in vantaggio è l’Udinese di Gotti: gran lavoro di Jajalo che fornisce un assist al bacio per Beto che non sbaglia, firmando lo 0-1 per gli ospiti. La Lazio non sta a guardare e dopo pochi istanti ci prova prima con Luis Alberto il cui destro sfila alla destra di Silvesti, poi con Pedro, bravo nel guadagnarsi un calcio d’angolo che si traduce con un nulla di fatto. I calci piazzati possono risultare una risorsa per i biancocelesti, al 22′ bel piazzato del numero 10, impatta di testa Acerbi, sfera che conclude la sua corsa alta sopra la traversa. Match confuso, continui i ribaltamenti di fronte, Luis Alberto è sempre nel vivo della manovra, intorno alla mezz’ora si fa minaccioso Molina dalle parte di Pepe Reina. Al 32′ ecco il raddoppio dell’Udinese ancora con uno scatenato Beto: intelligente palla recuperata nel cuore del centrocampo da Walace che vede il movimento del portoghese che si fa praticamente tutto il campo, salta Reina e deposita in fondo al sacco per un clamoroso quanto inaspettato 0-2 ospite. Passano solo 2′ e la banda di Sarri dimezza lo svantaggio con il solito, implacabile Ciro Immobile, su assist di Felipe Anderson. Primo tempo che si conclude con il tris dell’Udinese, a calarlo è Molina: splendida giocata di Deulofeu, palla all’esterno argentino che non deve fare altro che battere Reina. All’intervallo è 1-3 in favore dei friuliani, piovono fischi dalle tribune dello stadio Olimpico. Padroni di casa che, nella seconda frazione di gara, partono col piede pigiato sull’acceleratore, tanto che al 51′ accorciano nuovamente le distanze: Hysaj scarica palla ad Immobile che non riesce a concludere, arpiona la sfera Pedro che la riapre, siglando il 2-3. La Lazio è on fire, trascorrono appena 5′ e Milinkovic Savic trova il goal del pari con la specialità della casa, il tiro da fuori, palla che trafigge Silvestri e 3-3 per i capitolini che adesso credono nell’impresa di ribaltare un match fino a quel momento negativo. Al 57′ Patric trattiene Success e rimedia l’ammonizione: lo spagnolo, già ammonito, viene espulso, mazzata tremenda questa per la Lazio. Cambio per Sarri: esce Felipe Anderson, entra Radu, risponde Gotti che al 63′ effettua una doppia sostituzione: escono Jajalo e Success, entrano Arslan e Pussetto, poco dopo Basic rileva uno stanco Luis Alberto. Intorno al 70′ viene ristabilita la parità numerica dal direttore di gara, doppio giallo anche per Molina che va sotto la doccia. Minuti finali concitati e ricchi di colpi di scena: capitolini che trovano il goal del sorpasso con Francesco Acerbi sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rete annullata inizialmente per offside. Il signor Piccinini dopo un lunghissimo CHECK convalida il 4-3 per Immobile e compagni. Sette i minuti di recupero, al 92′, in pieno extra time, Immobile sigla la doppietta personale, goal annullato per evidente posizione di fuorigioco del centravanti di Castellammare di Stabia. Sembra tutto finito, ma al 97′ ecco la beffa targata Arslan, per un 4-4 per certi versi storico e colmo di palpitazione.



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