Serie A, alla Lazio basta il goal di Pedro: una rete dello spagnolo lancia la squadra di Sarri. Sardi in dieci complice l’espulsione di Makoumbou, Pavoletti ed Oristanio pericolosi nel finale

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LE FORMAZIONI UFFICIALI DI LAZIO-CAGLIARI:

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Gila, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Isaksen, Immobile, Pedro.

CAGLIARI (3-4-1-2): Scuffet; Zappa, Goldaniga, Dossena, Hatzidakos, Azzi, Prati, Viola, Lapadula, Petagna.

LA PARTITA

La prima potenziale occasione del match è per Isaksen, cross dell’esterno di Sarri deviato in calcio d’angolo da Azzi che però fa buona guardia. Al 7′ minuto però i padroni di casa sono già in vantaggio: azione travolgente di Lazzari che prima ruba palla ad Hatzidakos, abile poi nel servire Pedro, spagnolo che dentro l’area di rigore fulmina Scuffet. Viola scalda i guantoni di Provedel, Luis Alberto mette i brividi all’estremo difensore rossoblù, cui fa seguito la frustata di testa di Lapadula, sfera che termina di poco a lato. Gila è attento su Petagna, Pedro si divora il raddoppio al 23′, quattro minuti dopo tegola per la squadra di Claudio Ranieri, complice l’espulsione di Makoumbou per una trattenuta evidente su Guendouzi. Primi cambi obbligati per Ranieri dopo l’espulsione comminata dal direttore di gara: escono Lapadula e Hatzidiakos, entrano Lovumbo e Sulemana. Seconda frazione di gara che si apre con una sostituzione tra le fila biancocelesti, con Cataldi che prende il posto di Rovella che ci prova immediatamente da fuori, Scuffet però risponde presente (49′). KO Luis Alberto per un problema muscolare, al suo posto Kamada, fase particolarmente confusionaria del match, smorzata da una ghiotta chance per la Lazio prima con Felipe Anderson, poi con Castellanos, Taty che pochi istanti dopo fallisce il papabile raddoppio (74′). Girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, provvidenziale l’anticipo di Lazzari su Luvumbo nel finale. Quattro i minuti di recupero decretati dal direttore di gara, nei quali il Cagliari va a centimetri dal pari, sfera che esce di pochissimo sul colpo di testa del solito Pavoletti, cui fa seguito il tentativo di Oristanio a Provedel battuto.

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