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Un regno incantato o un mondo surreale era quello che ha trasmesso l’ultima sfilata creata dal direttore artistico Virgil Abloh.

Lo scorso mese è scomparso uno degli uomini più creativi, a mio parere, della storia. Un uomo che ha dato nuova vita e luce al marchio LOUIS VUITTON. Attraverso la sua ultima sfilata il marchio ha creato un ambientazione simile a quella di un paradiso proprio per salutare per l’ultima volta il loro direttore.

Uno show diviso in otto parti, come narrano le notes della sfilata che si è svolto durante la PARIGI FASHION WEEK nel Carreau du Temple della Villa Lumiere.

La maison ha letteralmente rivestito l’edificio di un azzurro cielo e lo show è stato caratterizzato da tutte le idee iconiche del direttore attraverso l’utilizzo di scenografie paradisiache. Nuvole sospese in aria e aquiloni hanno fatto da palcoscenico ad una sfilata prettamente diversa. Un mix tra un ricordo infantile e uno stile hip hop che intrecciati hanno fatto esplodere la scena di Parigi.

La sfilata è stata accompagnata non da un Dj ma bensì da un orchestra : CHINEKE, diretta da Gustavo Dudamel.

In passerella sono usciti ben 67 look che hanno del surreale solo a guardarli. Un mix di stili e colori che hanno incuriosito tutti gli ospiti presenti. Una collezione creata da Virgil tra le più sofisticate della collezione uomo che sono state presentate da quando ha iniziato il suo percorso nella maison. Numerose citazioni tra gli abiti all’arte di De Chirico che si sono mescolate all’ispirazione parigina. Le cuciture giapponesi correlate ai pizzi e alle ali meccaniche. Le lunghe gonne che entrano a far parte dei concetti maschili così da riprendere il concetto no-gender. Insomma un vero e proprio show che ha lasciato senza parole il mondo della moda.

A mio avviso uno show che diventerà un vero e proprio emblema alla forza dell’immaginazione e della creatività.

Il più grande saluto lo facciamo anche a noi ad un uomo e un artista che è stato capace di farci sognare per l’ultima volta.

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