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Nel novembre 2022 un nuovo pacchetto di norme che regolano l’attività dei giganti del settore è entrato in vigore a livello europeo. Si tratta del DSA (Digital Service Act o Normativa sui Servizi Digitali) e prevede molte nuove restrizioni per le corporazioni dell’internet.

Le 102 pagine di documento (almeno per la versione italiana), hanno l’obiettivo di proteggere i consumatori e i loro diritti fondamentali online, stabilire un quadro di trasparenza e di responsabilità per le piattaforme online, promuovere l’innovazione, la competività e la crescita nel mercato unico soprattutto per le nuove aziende.

La legislatura completa entrerà in vigore a partire dal 24 febbraio 2024, ma proprio durante la mattinata della giornata della liberazione, il commissario per l’industria Breton ha designato le prime 19 piattaforme, come previsto dal DSA, inquadrate come VLOP e VLOSE (piattaforme online molto grandi e motori di ricerca online molto grandi).

Tra le 19 piattaforme troviamo: Google Maps, Google Play, Google Search, Google Shopping and YouTube, Facebook, Instagram, Amazon Marketplace, Apple App Store, Linkedin, Bing, booking.com, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, Zalando ed AliExpress. In più Breton ha affermato che verranno valutate le condizioni di altre quattro o cinque piattaforme per verificare se rientrano nei termini previsti dal DSA.

Tutte queste piattaforme dovranno contrastare più efficacemente la disinformazione, dare più protezione e possibilità di scelta agli utenti ed assicurare più sicurezza per i bambini che le navigano. Le multe per chi non rispetta le norme sono salatissime e prevedono fino al 6% del fatturato globale.

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