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Lee, prima persona di colore a guidare la giuria, a 30 anni dal suo film ‘Fa’ la cosa giusta’ ha detto: “Avremmo pensato che i neri avrebbero smesso di essere braccati come animali”. Nanni Moretti unico italiano. Tra i 24 film in concorso, solo 4 sono diretti da donne. Si chiude il 17 luglio

Il Festival di Cannes è tornato. Dopo oltre due anni, causa Covid, la kermesse ha srotolato il tappeto rosso dando il via allo spettacolo dalla Costa Azzurra con l’introduzione della giuria di Spike Lee, la prima di ‘Annette’ di Leos Carax e le grandi speranze di scrollarsi di dosso la pandemia e un anno nero per il mondo del cinema. La 74esima edizione del Festival si è aperta con tutto lo sfarzo possibile. ‘Annette’, un musical con Adam Driver e Marion Cotillard, è il film di apertura. Durante la cerimonia, presenti anche il vincitore della Palma d’Oro dell’ultima edizione, Bong Joon Ho (per ‘Parasite’) e la vincitrice della Palma onoraria Jodie Foster. Spike Lee, che quest’anno è a capo della giuria che deciderà le Palme, è arrivato indossando un cappello da baseball, cercando di mantenere un profilo basso ed esortando i giornalisti a porre domande ai suoi colleghi giurati. Ma la presenza di Lee è difficile da ignorare, visto che il suo volto è anche protagonista del manifesto ufficiale. Lee è la prima persona di colore a guidare la prestigiosa giuria, ma ha spiegato che non sembra essere cambiato molto dal suo film ‘Fa’ la cosa giusta’: “Dopo oltre 30 anni avremmo pensato che i neri avrebbero smesso di essere braccati come animali”. Il Festival, che prende il via stasera, andrà in scena fino al 17 luglio. Nanni Moretti è l’unico italiano in gara con il suo film ‘Tre piani’. Tanti i registi internazionali. Fra loro Wes Anderson, Asghar Farhadi, Mia Hansen-Love e Sean Penn. Tra i film in competizione per la Palma d’Oro ‘The French Dispatch’ di Anderson, originariamente previsto a Cannes l’anno scorso; ‘Annette’ di Leox Carax, con Adam Driver e Marion Cotillard; ‘Red Rocket’, il seguito di Sean Baker del suo acclamato ‘The Florida Project’, e ‘Flag Day’ di Sean Penn, nel quale il regista recita accanto a sua figlia, Dylan Penn. Tra i 24 film in concorso, solo quattro sono diretti da donne: una percentuale bassa ma che eguaglia il precedente record del Festival.

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