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Di recente, in un’esclusiva, l’agenzia di stampa statunitense Reuters, ha riportato come la garante dell’antitrust dell’UE Margrethe Vestager avrebbe avvisato Apple e Meta che le loro nuove imposte potrebbero star violando il nuovo Digital Services Act.

Apple, infatti, a gennaio ha annunciatio una serie di cambiamenti per attenersi al DSA. Tra questi, quello che ha catturato l’attenzione dell’autorità garante, sarebbe una tassa di 50 centesimi di euro che gli svluppatori più grandi dovrebbero pagare ogni anno, per ogni utente. La tassa che già di per se può sembrare irragionevole (si pensi a quelle app con milioni di utenti), lo risulta ancora di più quando si scopre che si applica anche in caso gli sviluppatori non utilizzino i sistemi di pagamento Apple.

Anche un altro gigante dell’online, Meta (proprietaria di Instagram, Facebook e WhatsApp), sarebbe finito sotto l’occhio della lente delle autorità per via degli aumenti, non indifferenti, al costo degli abbonamenti. Vestager ha espresso riserve sull’aumento da 5,99 a 9,99.

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