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Perfetti Sconosciuti è il film di Paolo Genovese che, anche grazie a un ricco cast, è diventato un vero e proprio successo. Ecco, allora, alcune curiosità che (forse) non conoscete

Stasera in TV verrà trasmesso su Rete 4, alle 21.17 Perfetti Sconosciuti, il film di Paolo Genovese che ha avuto davvero un grande successo, in grado di abbattere anche le barriere geografiche. La trama del film ruota intorno a una cena che Eva (Kasia Smutniak) e Rocco (Marco Giallini) decidono di organizzare con alcuni amici di vecchia data. La serata viene movimentata quando Eva propone a tutti gli invitati una sorta di esperimento sociale: ogni telefono cellulare viene messo al centro della tavola, di modo che qualsiasi chiamata e qualsiasi messaggio possano essere vagliati in pubblico. Il presupposto di base è che nessuno degli invitati ha qualcosa da nascondere, ma la realtà è ben diversa.

Perfetti Sconosciuti: un successo incredibile

Il film di Paolo Genovese ha avuto un grande successo. È stato il film più visto della settimana di uscita, guadagnano circa 3.330.000 milioni di euro nel solo weekend di apertura. Complessivamente, il film ha ottenuto un incasso di 17.360.000 di euro, diventando uno dei film più visti della stagione.

Il debutto in Cina

Nel maggio del 2018, due anni dopo l’uscita del film nelle sale cinematografiche nostrane, Perfetti Sconosciuti ha debuttato anche in Cina, con circa quattromila copie. Anche in questo caso, il successo è stato immediato. Nel primo giorno di programmazione gli incassi sono stati di un milione di dollari, entrando al quinto posto della classifica dei film più visti.

Perfetti Sconosciuti: un record di remake

Come scritto qualche riga più su, la storia di Perfetti Sconosciuti non si è limitata a scorrazzare sul suolo italiano. Del film di Paolo Genovese sono stati fatti ben 18 remake. Un risultato che ha fatto iscrivere Perfetti Sconosciuti nel Guinness dei primati come film con più remake nella storia del cinema. Perfetti Sconosciuti è stato “ri-fatto” per 18 volte, da paesi che includono la Corea del Sud, la Spagna, il Messico, l’Ungheria, la Polonia, l’Armenia e la Russia.

Il ritorno di Kasia Smutniak

(Nie)znajomi è il titolo che è stato dato, nel 2019, alla versione polacca di Perfetti Sconosciuti. In questo remake Kasia Smutniak, attrice nata a Pila, in Polonia, ha ripreso il ruolo di Eva, già portato sul grande schermo per Paolo Genovese.

Una cascata di premi

Proprio per il grande successo ottenuto da critica e pubblico, non sorprende che Perfetti Sconosciuti sia andato incontro anche a una stagione di premi particolarmente ricca. Ha vinto il premio della giuria al Tribeca Film Festival per la miglior sceneggiatura di una pellicola internazionale. Ai Ciak D’Oro ha vinto come Miglior Film, Miglior Sceneggiatura e miglior attore protagonista per Marco Giallini. Anche ai David di Donatello Perfetti Sconosciuti è riuscito a portare a casa dei premi, dopo la pioggia di nomination ricevute. Vinse per Miglior Film e Miglior Sceneggiatura.

Citazioni importanti

Il sottotitolo del film è la battuta con cui, di fatto, Perfetti Sconosciuti si apre e recita: Ognuno di noi ha tre vite, una vita privata, una vita pubblica e una vita segreta. Questa frase non è di Paolo Genovese, ma dello scrittore Gabriel Garcia Marquez.

Un omaggio a Inception?

Molti spettatori si sono interrogati se nel film di Paolo Genevose ci sia un aperto omaggio a Inception, la famosa pellicola di Christopher Nolan. Attenzione, spoiler per chi non ha ancora visto Perfetti Sconosciuti. Alla fine del film, quando il personaggio di Bianca (Alba Rohrwacher) lascia la fede sul tavolo, facendola roteare, molti hanno pensato alla trottola di Inception.

Perfetti Sconosciuti: tratto da una storia vera?

Paolo Genovese ha sempre raccontato che l’idea per il film gli è venuta a seguito di quello che era successo a un suo amico. L’uomo in questione, infatti, era stato lasciato dalla moglie poco dopo aver avuto un incidente che lo aveva costretto in ospedale. A quanto pare, il motivo della rottura era legato al fatto che, proprio in ospedale, gli infermieri avevano consegnato alla moglie dell’uomo il cellulare. Quest’ultimo era così pieno di segreti e tradimenti che la donna non ci ha pensato su molto e ha messo la parola fine al suo matrimonio.

L’importanza dei cellulari

Paolo Genovese, nel corso di alcune interviste, ha detto che ad affascinarlo maggiormente era l’idea di poter raccontare la vita “oscura” delle persone, quel lato tenuto segreto e nascosto alla vita. Il più delle volte, oltretutto, nascosto dentro un cellulare.Tuttavia all’inizio non era sicurissimo di come voler affrontare questo argomento. Infatti, all’inizio dell’ideazione di Perfetti Sconosciuti, il gioco del cellulare doveva riguardare una sola scena. Ma poi il regista si è reso conto di come proprio il cellulare potesse diventare il vero protagonista del film. E da quell’illuminazione è nato il film per come lo conosciamo oggi.

Perfetti sconosciuti: un film per attori

Come spesso accade, soprattutto nel cinema nostrano, la sceneggiatura di Perfetti Sconosciuti è stata scritta avendo già in mente gli attori che sarebbero andati a interpretare i vari personaggi.

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