Le spettacolari immagini satellitari mostrano l’imponente nube di sabbia del Sahara che ha avvolto il Sud Italia. Un fenomeno naturale, ma con impatti significativi sull’ambiente e sulla qualità dell’aria.
Una nube di polvere rossastra ha attraversato il Mediterraneo, colorando di giallo i cieli di Sicilia, Calabria e Puglia. Si tratta della sabbia del Sahara, trasportata da un ciclone proveniente dal Nord Africa.L’immagine, scattata il 3 febbraio dal satellite Sentinel 2, arriva dal servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus, il programma di osservazione della Terra gestito da Agenzia Spaziale Europea e Commissione Europea, che monitora e offre previsioni sulla qualità dell’aria a scala globale, valutando la concentrazione e la dispersione degli inquinanti atmosferici. Ogni anno, tempeste di sabbia sahariana sollevano milioni di tonnellate di polvere. La sabbia del Sahara è un’arma a doppio taglio: se da un lato rende il suolo più fertile grazie all’elevato contenuto di fosforo, dall’altro può influire negativamente sulla qualità dell’aria, sulla visibilità e sulla salute delle vie respiratorie. Gli esperti hanno notato un impatto negativo della sabbia del Sahara anche sul manto nevoso che protegge i ghiacciai alpini, sempre più spesso raggiunto dalle nubi di polvere sahariana. La polvere, depositandosi sulla neve, ne altera l’albedo, ovvero la capacità di riflettere la luce solare. La neve scura, infatti, assorbe più radiazione solare e di conseguenza fonde più rapidamente. Questo fenomeno contribuisce ad accelerare lo scioglimento dei ghiacciai, già minacciati dai cambiamenti climatici.
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