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La voce del popolo urla da molto tempo ormai: “Basta turistificazione”. È l’appello che racchiude la disperazione sugli affitti di gran parte della popolazione che vive nella capitale Romana ed è stato espresso attraverso le gesta di un gruppo ti attivisti anonimi, rimuovendo a pochi passi dal Circo Massimo, i noti smart lock. Portachiavi che automatizzano il check-in, di forte utilizzo oggi giorno, e che da la possibilità di ospitare anche senza la presenza di un referente.

Fontana di Trevi – Foto di WorldPackers

Il gruppo ha sostituito i dispositivi con un cappello stile Robin-Hood e un bigliettino che riportava le seguenti parole: “Se stai cercando i locker e non li trovi leggi qua sotto”. La denuncia di questo gruppo di attivisti sottolinea l’emergenza affitti ad uso turistico nella Capitale, attività commerciale che dilaga privando la popolazione di un bene, che è un diritto, il diritto di abitazione. Le governance regionali lavorano ai fini di impattare questo fenomeno, purtroppo, con scarse riuscite. Le parole degli attivisti:

“Negli ultimi anni è stata registrata una crescita esponenziale nel prezzo degli affitti. Si parla di decine di punti percentuali a fronte degli stipendi delle persone che non crescono. Gli affitti a breve termine più redditizi divorano quelli a lungo periodo, togliendo spazio alle famiglie per crearne ai turisti. Questa tendenza è in aumento mentre ci avviciniamo all’anno del Giubileo e la città si prepara per accogliere milioni di turisti. Sono oltre 50mila le persone in emergenza abitativa soltanto a Roma, più che triplicate rispetto alle 16mila del 2022. Nell’area metropolitana della capitale si contano 22mila persone che vivono in strada. Si dice che questo è il Giubileo dei poveri, ma non sembra così. Per adesso sembra infatti un Giubileo dei ricchi, degli hotel di lusso” in chiusura: “Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto alla casa. Costruiamo il giubileo dei poveri!”.

Parole forti, che devono arrivare dritte alle coscienze dei lettori. Si attende una valida proposta che vada ad impattare il fenomeno, una governance efficace ma innanzitutto imminente.

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