
A Giulia Tramontano e al suo piccolo
di Iolanda Canale
In un passato ormai lontano
si sono tenuti per mano
si sono incontrati in cerca di affetto
l’uno per l’altra in un rifugio perfetto.
Un amore che nasce alla ricerca del vero
ma che col tempo non è più sincero
In un passato ormai lontano
tutto è distrutto in mille pezzi,
resta la rabbia, il dolore e l’angoscia
di quel che è stato e si è trasformato.
La parola non ha parole,
il cuore ha solo battiti per altri cuori.
Il mondo sentirà il tuo grido di dolore
la pazzia affogherà nell’infinito
mare delle lacrime.
di Iolanda Canale
L’Italia intera in questi giorni è sconvolta e sta partecipando al dolore straziante che ha colpito i familiari di Giulia la giovane donna che non ha visto nascere il suo bambino.
Giulia e il suo bambino non ci sono più, traditi da una mano assassina, quella stessa mano che un tempo aveva dato amore, un amore che forse era amore ma che non meritava questa fine.
In questi giorni anche la politica si sta interrogando su come intervenire sui casi di femminicidio visto che sono in netto aumento rispetto al 2022. Secondo un report del Dipartimento di pubblica sicurezza pubblicato sul sito del Viminale, in Italia nei primi 5 mesi del 2023 sono state uccise 47 donne, 39 in ambito familiare dal partner o dall’ex partner. Tra questi ultimi omicidi ricordiamo anche quello avvenuto pochi giorni fa di Pierpaola Romano, l’ispettore di polizia in servizio all’Ispettorato della Camera dei Deputati uccisa dal collega Massimiliano Carpineti in servizio nello stesso ufficio, che ha sparato contro di lei e che poi si è suicidato perchè non accettava la fine della loro relazione.
C’è chi parla di inasprimento delle pene, chi ritiene che ci sia bisogno di un maggiore impegno da parte delle istituzioni.
Intanto sarebbe una buona cosa se tutte le radio e le televisioni trasmettessero come messaggio per tutti di invito all’accettazione di un amore che finisce bene, canzone molto bella di Fabrizio De Andrè:
” Giugno 1973″
Un grande cantautore che con le sue canzoni è stato maestro di vita che canta “la storia di un grande amore, un amore felicissimo che finchè è durato è stato felicissimo, di un amore che finisce bene”.
Tutti gli amori quando iniziano sono bellissimi e felici, ma strada facendo molti inevitabilmente finiscono ed è giusto che si impari ad accettare ed elaborare la separazione.
Come giustamente diceva De Andrè:
“Finchè è durato è stato meraviglioso, quando poi si è inclinato ed è diventato come diceva Flaubert una comunione di cattivi umori di giorno e di cattivi odori la notte, si è altrettanto felicemente concluso, quindi un amore in tutti i sensi”.