
Compito del giornalista dovrebbe essere quello di garantire l’informazione a tutti i cittadini nella maniera più neutrale possibile diffondendo le notizie per far conoscere fatti e verità.
Noi italiani siamo tutelati da un articolo bellissimo della nostra Costituzione che è l’art. 21 che recita così:” Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
LA LIBERTÀ DI STAMPA ESISTE SEMPRE?
Anche se apparentemente democratici negli stati più potenti del mondo la libertà di stampa è ancora soggetta a violazioni, intimidazioni e querele. Un tempo si chiamava censura, ma in fondo in fondo la censura esiste ancora.
Questa giornata la voglio dedicare a due uomini che pensavano di essere liberi ma che liberi non sono stati perché entrambi reclusi in carcere.
Un giornalista di nome Julian Paul Assange fondatore di WikiLeaks
nato in Australia il 3 luglio 1971 vittima della libertà di stampa, messo a
tacere per sempre, condannato al carcere a vita.
Assange ha fatto semplicemente il suo lavoro di giornalista ( Informazione e Trasparenza), ha svelato tramite Wikileaks documenti statunitensi secretati, ricevuti dalla ex militare Chelsea Manning, che riguardavano crimini di guerra e torture in Afghanistan e in Iraq.
Nonostante abbia vinto tantissimi premi per il Giornalismo, ricevuto onoreficenze e svariati encomi da diverse personalità sia pubbliche che private. Ricordiamo il Premio Sam Adams, la Medaglia d’oro per la Pace con la Giustizia dalla Fondazione Sidney Peace. Il Premio per il Giornalismo Martha Gellhorn, ed essere stato più volte proposto alla candidatura per ricevere il Premio Nobel per la Pace.
Queste onoreficenze sembrano non essergli bastate perché Assange
rischia una condanna a 175 anni di
carcere negli Stati Uniti e viene considerato come NEMICO PUBBLICO.
Dall’11 aprile 2019 è detenuto nel Regno Unito presso il carcere di massima
sicurezza londinese di Belmarsh.
Il 17 giugno 2022 Priti Patel, ministra dell’Interno del Regno Unito ha autorizzato l’estradizione negli USA che lo vedrebbe a rischio di isolamento prolungato.
Dall’altra parte del mondo c’è un altro uomo, un famoso
blogger anch’egli attualmente detenuto, si tratta di Aleksej Navalny in
carcere dal gennaio 2021, principale
oppositore di Vladimir Putin si trova nella prigione di massima sicurezza di
Melekhovo.
Concludo affermando che ogni mondo è paese e la LIBERTA’ di STAMPA è da tutelare perché a rischio sia in Oriente che Occidente.